Il medico cantonale ha fatto il punto sulla pandemia. Le visite alle case anziani saranno di nuovo permesse da lunedì.
Contagi e ricoveri sono in calo da alcune settimane, ma preoccupa la variante inglese che negli scorsi giorni si è insinuata in alcuni istituti scolastici del cantone. «Attualmente i casi in Ticino sono 195».
In Ticino le cifre riguardanti l'evoluzione epidemiologica nelle ultime settimane sono confortanti. Anche oggi i contagi sono rimasti ampiamente sotto il centinaio e la pressione sugli ospedali ticinesi si fa ogni giorno che passa meno opprimente. I pazienti ricoverati oggi sono 127, cinque in meno rispetto a ieri e addirittura meno di un terzo rispetto al picco di ospedalizzazioni della seconda ondata che risale al 4 gennaio (384 pazienti nei nosocomi). Ma il calo dei contagi e dei ricoveri non significa che tutto è finito. E all'orizzonte vi è l'ombra (preoccupante) della variante inglese che negli scorsi giorni si è insinuata in alcuni istituti scolastici del cantone. È proprio di ieri la notizia della prima quarantena di classe in un asilo (a Bedano). E sempre ieri le autorità comunali di Tenero, in accordo con l'Ufficio del medico cantonale, si sono viste costrette a chiudere l'intero istituto - scuola elementare e dell'infanzia - per due settimane a causa della positività di sette bambini. Merlani ha precisato che quelli provocati dalla variante inglese sono ormai «tra il 10% e il 25%» dei casi ticinesi: «Attualmente ne contiamo 195». Questa mutazione «è molto più contagiosa anche nelle popolazioni scolastiche» e la sua maggior trasmissibilità ha obbligato le autorità a utilizzare maggiormente il provvedimento delle quarantene di classe. «In isolamento - ha elencato il medico cantonale durante la conferenza stampa - attualmente ci sono cinque bambini dell'asilo, trenta alle scuole elementari, quattordici alle medie, undici alle medie superiori e dodici nelle scuole professionali». Merlani poi ha cambiato tema e ha parlato dell'accorciamento della quarantena: «Il tampone può essere effettuato sette giorni dopo l'isolamento e deve essere pagato da chi lo richiede». Ma in Ticino questo provvedimento sarà valido solo per chi presenta il "virus classico": «L'alleggerimento - spiega Merlani - sarà possibile solo se il malato soffre della variante classica, se viene effettuato con un test normale PCR (quindi non quelli rapidi) e se il dipendente svolge un lavoro per cui possono essere rispettate le misure di protezione (uso della mascherina e distanze garantite)». Infine Merlani ha concluso con una bella notizia soprattutto per i residenti delle case anziani e per i loro cari: da lunedì, infatti, saranno di nuovo possibili le visite: «La situazione tornerà quella di metà dicembre».
La conferenza stampa si è conclusa. Grazie per averla seguita su Tio.ch / 20 minuti.
Allentamenti «meno generosi» negli ospedali - Un ultimo chiarimento: «Le case anziani riapriranno parzialmente lunedì». Gli allentamenti negli ospedali «saranno invece molto meno generosi». Per quanto riguarda le strutture per disabili gli allentamenti saranno invece simili a quelli delle case anziani.
Il Ticino teme un amento dei contagi dal pendolarismo degli acquisti? «Tutto quello che aumenta la mobilità crea un aumento dei rischi di trasmissione», precisa Merlani. «Fate attenzione durante le vacanze di carnevale, proteggetevi».
Più test, più casi - Merlani, rispondendo a una domanda, precisa che il leggero aumento odierno - primo giorno sopra i cinquanta casi da tempo - possa essere provocato dai casi nelle scuole. «Testiamo di più, e per questo troviamo di più».
Merlani, infine, esorta la popolazione a non mollare: «Il virus c'è ancora. Teniamo duro e vacciniamoci».
Si continua a vaccinare - Sui vaccini: «Le vaccinazioni in casa anziani sono ricominciate e andranno avanti fino all'11 febbraio. L'effetto si vedrà dopo sette giorni dall'inoculazione della seconda dose. Per ora - precisa Merlani - è ancora troppo presto dire che la diminuzione dei casi sia dovuta alle vaccinazioni».
Riaprono (parzialmente) le case anziani - Questa mattina il medico cantonale ha firmato una nuova direttiva per le case per anziani: «Da lunedì la situazione tornerà simile a metà dicembre. Quindi le visite torneranno permesse». Ci saranno quindi delle riaperture che verranno ulteriormente adattate a dipendenza dell'evoluzione epidemiologica.
«Le chiusure hanno avuto un grosso impatto nelle case anziani» - Il medico cantonale torna a parlare dell'andamento epidemiologico, parlando degli ospedalizzati: «Sia negli ospedali che nelle case per anziani abbiamo registrato una bella discesa». Ottimo soprattutto la situazione nelle case di riposo: «I numeri sono molto bassi. Il virus lì circola molto meno e la chiusura ha avuto un grosso impatto. So che questa decisione non è stata molto apprezzata, ma era giusto mettere un freno in quel periodo, soprattutto perché iniziava la campagna vaccinale».
Si pensa ai test di massa, ma non ovunque - Merlani parla poi dei test di massa, per cui la Confederazione si assumerebbe i costi: «Questi test vanno fatti dove il "santo vale la candela". Sarebbe inverosimile testare i 55'000 allievi delle scuole due volte alla settimana». Sulla possibilità di attuare questi test in ambiti ben specifici è invece in corso una discussione.
«Quarantena più breve solo con il virus classico» - L'alleggerimento della quarantena in Ticino - spiega Merlani - sarà possibile solo se il malato soffre della variante classica, se viene effettuato con un test normale PCR (quindi non quelli rapidi) e se il dipendente svolge un lavoro per cui possono essere rispettate le misure di protezione (uso della mascherina e distanze garantite).
Riduzione della quarantena - Merlani parla ora delle modifiche imposte dal Consiglio federale lo scorso mercoledì: ovvero l'accorciamento della quarantena. «Il tampone può essere effettuato sette giorni dopo l'isolamento e deve essere pagata da chi lo richiede. Ma questo, in Ticino, non vale per chi presenta la variante inglese che è più contagiosa».
«Scuole osservate speciali» - Questi casi hanno portato alle diverse quarantene di classe che sono state comunicate negli scorsi giorni. «Le scuole restano osservate speciali per quanto riguarda la variante inglese».
I numeri degli isolamenti nelle scuole - «Abbiamo dovuto mettere in isolamento cinque bambini dell'asilo, trenta alle scuole elementari, quattordici alle medie, undici alle medie superiori e dodici nelle scuole professionali».
La maggior trasmissibilità della variante nei giovani (passa dal 6% al 9%) ha obbligato le autorità a utilizzare maggiormente le quarantene di classe: «Siamo coscienti dell'impatto che questa misura può avere nei bimbi piccoli, ma sono sforzi sensati, anche in vista delle vaccinazioni». La quarantena all'asilo e alle elementari si rende necessario soprattutto perché gli allievi non portano la mascherina.
Molto più contagiosa per i bambini - Merlani parla poi dell'impatto della variante inglese in ambito scolastico: «La pressione sulle scuole è elevato. Perché questa variante è molto più contagiosa anche nelle popolazioni scolastiche».
195 casi di variante inglese - Il medico cantonale passa a parlare della variante inglese: «Fortunatamente è arrivata in una fase in cui eravamo in discesa». Merlani sottolinea che questa variante è giunta solo a dicembre in Ticino: «Al momento abbiamo 195 casi di variante inglese in Ticino». Essi rappresentano tra il 10% e il 25% dei casi totali e la tendenza è in aumento». Anche le altre mutazioni restano «osservate speciali», precisa Merlani, ricordando però che quella sudafricana e quella brasiliana al momento non sono molto diffuse in Europa.
Il comportamento dei ticinesi è decisivo - «Le misure che abbiamo messo in atto e soprattutto l'attenzione della popolazione ha fatto abbassare i valori. Bisogna continuare così», precisa Merlani.
Molti test - «Continuiamo a testare molto. Il 6% di test positivi è un buon dato. Il Ticino ora è tra quelli messi meglio a livello svizzero».
«Fase di assestamento, ma su numeri contenuti» - «Siamo in una fase di discesa. Tuttavia le cifre degli ultimi giorni si sono stabilizzate», precisa Merlani. «Il tasso Rt rischia però di riavvicinarsi a uno. Mi aspetto un assestamento su queste cifre, e cioé su un livello ben più basso rispetto alle scorse settimane».
Dati odierni - Il medico cantonale Giorgio Merlani apre la conferenza stampa da Bellinzona ricordando i dati epidemiologici odierni: ovvero 75 nuovi casi positivi e due decessi. Negli ospedali ticinesi sono attualmente ricoverati 127 pazienti.
La conferenza stampa ha qualche minuto di ritardo. Inizierà a breve.