È una tra le richieste del sindacato degli studenti in considerazione della situazione che richiede molte quarantene
BELLINZONA - Non ci sono solo i contagi, ma sono soprattutto le quarantene per contatti con persone ammalate a mettere in difficoltà gli studenti, che nell'anno scolastico 2020/2021 stanno accumulando una marea di assenze. Per tutelarli è intervenuto a più riprese il sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Finora è stato stabilito che i docenti contattino regolarmente gli studenti in quarantena per mantenerli al corrente di quanto affrontato in classe, e la connessione internet delle scuole cantonali è stata potenziata per garantire la trasmissione delle lezioni in diretta. Ma «non è abbastanza». Il SISA rivendica un intervento urgente affinché venga arginato un aumento dei tassi di bocciatura a scapito delle fasce socio-economiche più sfavorite.
Le richieste al Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport sono principalmente tre. Che agli studenti in quarantena sia garantito un incontro settimanale via MS Teams e/o telefonico con ogni docente, introducendo la modalità di insegnamento “passivo” (attraverso la registrazione delle lezioni) anche per le quarantene singole e quelle parziali, e introducendo un limite a tre valutazioni a settimana una volta rientrati a scuola. Che, altresì, vengano introdotti dei corsi gratuiti e pubblici di recupero e sostegno allo studio, tenuti da personale formato e docente, come pure momenti di recupero dedicati specificamente allo studio delle materie d’esame per i maturandi. Infine, che si sospenda (in prospettiva di abrogare) il limite di bocciature nel secondario II (apprendistati e scuole superiori).
«Il Cantone deve agire ora per evitare che questo infelice periodo abbia delle conseguenze a lungo termine sul corpo studentesco», conclude il SISA, auspicando che il corpo docente venga rafforzato, compresi quelli di sostegno.