Per il secondo anno consecutivo le cave di Arzo rimarranno senza musica. L'attesa terza edizione non ci sarà.
«Decisione presa a causa delle incognite organizzative, ma anche dell'incertezza finanziaria», spiega il presidente dell'omonima associazione Luca Ruggeri
MENDRISIO - La terza edizione del Càvea Festival, prevista alle cave di Arzo il prossimo mese di luglio 2021, non avrà luogo. A spingere i promotori a gettare la spugna per il secondo anno consecutivo è stato il perdurare della situazione d’incertezza provocata dalla pandemia di coronavirus.
«A pesare non ci sono soltanto le incognite organizzative legate alle misure sanitarie da rispettare e alle condizioni d’ingresso all’evento – spiega il presidente dell’associazione Càvea Festival, Luca Ruggeri – ma anche l’incertezza economica che grava sui nostri principali sostenitori, che si ripercuote sull’autonomia finanziaria del festival».
La manifestazione, nata nel 2018 su impulso di un gruppo di giovani della regione, avrebbe dovuto svolgersi per la prima volta su due giorni, portando nel maestoso anfiteatro naturale delle cave di Arzo artisti provenienti da varie parti del mondo.
Se per il Càvea Festival nella sua forma tradizionale occorrerà dunque attendere almeno sino al 2022, la prossima estate non rimarrà orfana di eventi: «Qualora la situazione sanitaria dovesse permettercelo, come associazione intendiamo proporre alcuni concerti al di fuori delle cave, su scala ridotta e più intima, sempre nel segno della valorizzazione dei luoghi più belli e suggestivi del nostro territorio», conclude Luca Ruggeri.