«No tamponi nelle scuole». I test a tappeto al LiLu2 hanno suscitato qualche contestazione questa mattina
LUGANO - «No tamponi nelle scuole». I test a tappeto al Liceo Lugano 2 hanno destato il malumore di alcuni contestatori, a cui l'iniziativa - già realizzata a Morbio Inferiore all'inizio di quest'anno, a seguito di diversi casi di variante inglese - non è andata giù.
Questa mattina, all'ingresso dell'istituto due contestatori si sono presentati con dei cartelli di protesta, e con il volto rigorosamente senza mascherina. Il sit-in è durato alcuni minuti, dopodiché i manifestanti si sono allontanati.
La direzione della scuola - fanno sapere dal Decs - ha invitato i manifestanti ad allontanarsi dal sedime scolastico, dopodiché ha allertato la Polizia.
I test nella scuola superiore sono stati annunciati ieri dall'Ufficio del medico cantonale, a seguito di un numero elevato di contagi (otto nel giro di pochi giorni) riscontrati tra gli allievi. Due classi dell'istituto sono state sottoposte a quarantena obbligatoria.
Il test "di massa" - i cui risultati saranno resi noti lunedì - non è tuttavia obbligatorio ma «caldamente raccomandato» dal Decs e dal Dss. La contestazione è stata immortalata con i cellulari da alcuni studenti. Le immagini sono state condivise sui social, da cui sono pervenute alla redazione. Non è stato possibile raggiungere i contestatori per un commento.
Nel frattempo, fanno sapere dal Decs, all'interno della scuola «tutto procede nella calma, secondo organizzazione e senza particolari problemi». «L’adesione degli studenti ai test è stata molto elevata».