Ay, Ferrari (PC), Galeazzi (UDC) e Alberti (Lega) chiedono al Governo una diversificazione dei vaccini anti-Covid-19
BELLINZONA - In Svizzera e in Ticino la campagna vaccinale è stata spesso rallentata dalla mancata disponibilità dei vaccini anti-Covid-19. I ritardi delle consegne da parte di Pfizer-BioNTech e Moderna hanno infatti interessato tutta Europa, tanto che anche nel Vecchio Continente si inizia a guardare a Oriente. L'Ungheria ha già approvato e ricevuto il preparato russo Sputnik, mentre vi sono già stata colloqui esplorativi per la sua produzione direttamente in Austria.
E lo Sputnik è guardato con interesse anche dal Partito Comunista ticinese che tramite un'interrogazione firmata da Massimiliano Ay e Lea Ferrari, spalleggiati in questa occasione da Tiziano Galeazzi (UDC) ed Eolo Alberti (Lega), chiede «una diversificazione dei vaccini anti-Covid-19» puntando (anche) sul vaccino russo.
Di seguito le domande poste dai quattro deputati al Governo:
1) Lo scorso mese di dicembre, durante una conferenza stampa sulla campagna vaccinale, il farmacista cantonale aveva spiegato che in quel momento Swissmedic aveva in esame i vaccini prodotti da AstraZeneca, Pfizer, Moderna e J&J. Si tratta di vaccini rigorosamente di produzione occidentale. Per contro – spiegava sempre il farmacista cantonale – “i vaccini di Cina e Russia non ci concernono perché non sono (ancora) previsti per l’impiego in Svizzera”. Stando poi a fonti diplomatiche russe riportate dai media svizzeri, la Confederazione non avrebbe nemmeno preso in considerazione questa opportunità. Il Consiglio di Stato conosce i motivi di questa scelta? Se sì li condivide? Se no è disposto a chiedere al Consiglio federale di prendere in considerazione di rivolgersi anche al mercato russo?
2) Cosa ne pensa il Consiglio di Stato di quella che noi sottoscritti deputati riteniamo essere una necessità urgente, e cioè di diversificare i vaccini disponibili nel nostro Paese, senza pregiudiziali geopolitiche e importando in Svizzera (oppure negoziandone una loro produzione entro i nostri confini) dei quantitativi sufficienti di vaccini russi (Sputnik), cinesi (CoronaVac, ecc.) nonché cubani (Soberana) al fine di accelerare la campagna di vaccinazione? Esiste la volontà da parte del governo ticinese d'insistere su questa linea nei confronti delle autorità federali?
3) Quali sono le motivazioni che hanno spinto le nostre autorità a preferire i vaccini a mRNA, i quali peraltro, ci risultano avere un costo di dieci volte superiore di quelli a tecnologia tradizionale?