L'Mps si esprime sui fatti avvenuti ieri in stazione: «In altre occasioni simili manifestazioni sono state tollerate».
Il sindacato OCST Funzionari di polizia: «Denunciamo la strumentalizzazione da parte di taluni allo scopo di fomentare odio e intolleranza dei confronti delle forze dell’ordine!».
LUGANO - L'Mps prende posizione sul corteo non autorizzato andato in scena ieri sera alla Stazione di Lugano. E lo fa - a differenza di tutte le altre forze politiche - condannando «con fermezza» l'atteggiamento della polizia. «Ha impedito lo svolgimento della manifestazione contro patriarcato, razzismo e islamofobia», attacca il Movimento in una nota.
Secondo l'Mps, infatti, la ricorrenza dell'8 marzo era «propizia» alla tenuta di una simile manifestazione. «Non rappresentava di certo né un pericolo, né un'infrazione alle direttive in materia di Covid-19».
L'Mps poi ricorda «molte altre occasioni» in cui simili manifestazioni sono state tollerate, riferendosi ai fatti avvenuti nel weekend a Coira e ai tifosi dello Zurigo che questa domenica avevano sostato «indisturbati» davanti allo stadio di Cornaredo. «Siamo evidentemente di fronte al più classico dei due pesi e due misure».
Per il Movimento, infatti, quanto successo ieri sera alla Stazione di Lugano rappresenta «un atto di provocazione bella e buona da parte della polizia» che si è presentata «con squadre in tenuta antisommossa» per impedire una «tutto sommato limitata manifestazione».
Ed è proprio questo atteggiamento, secondo l'Mps ad aver provocato la reazione e lo scontro. «Probabilmente è proprio quello in cui speravano la polizia e le autorità che l’ha inviata a vedere le reazioni e la campagna in atto contro il Molino, con i proclami e gli appelli per una “soluzione finale” nei confronti della decennale esperienza autogestita». Una visione, quella dell'Mps, diametralmente opposta a quella della polizia cantonale che ieri sera - in una nota - aveva precisato di essere intervenuta solo dopo che alcuni manifestanti «hanno creato disordini e lanciato a più riprese oggetti in direzione degli agenti».
Ma tutto questo sembra non importare all'Mps che conclude rivendicando «il diritto di manifestare, in particolare in concomitanza con momenti importanti e su questioni fondamentali come quelli al centro della giornata dell’8 Marzo» e condannando, ancora una volta, «l’atteggiamento provocatorio della polizia e di chi l’ha inviata».
No a strumentali attacchi alla Polizia
Il sindacato OCST Funzionari di Polizia esprime il proprio sostegno a tutti gli agenti coinvolti ieri a Lugano. E stigmatizza «le ingiustificate critiche verso gli agenti nel tentativo di far passare il messaggio che l’intervento avvenuto dopo la carica subita dai manifestanti sia stato sproporzionato». Un tentativo definito «peraltro goffo», con lo scopo di «gettare dubbi su chi semplicemente svolgeva il proprio lavoro a tutela della sicurezza della collettività».
Il sindacato, quindi, «denuncia con forza la strumentalizzazione da parte di taluni allo scopo di fomentare odio e intolleranza dei confronti delle forze dell’ordine» e conferma la necessità di «inasprire le pene nei confronti di coloro che aggrediscono i funzionari di polizia».