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CANTONE«Vaccineremo tutti entro l'inizio dell'estate»

12.03.21 - 11:00
Il DSS aggiorna sull'andamento della campagna in Ticino. La conferenza stampa in diretta da Bellinzona
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Il DSS aggiorna sull'andamento della campagna in Ticino. La conferenza stampa in diretta da Bellinzona
A palazzo delle Orsoline il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini fa il quadro della copertura anti-Covid nel nostro cantone

Vaccini, gioie e dolori. L'approvazione di Johnson&Johnson (in Ue, non in Svizzera), le polemiche su Sputnik, i problemi di AstraZeneca. Dopo una settimana di notizie in chiaroscuro sul fronte dell'immunizzazione, il DSS fa il punto sulla campagna in Ticino. 

Come procedono le vaccinazioni? Quante persone sono state protette? Quali tempi - soprattutto - si prospettano all'orizzonte? In una conferenza stampa indetta questa mattina a Palazzo delle Orsoline, il Dipartimento della sanità e socialità e la Sezione del militare hanno programmato un aggiornamento alla popolazione. 

In aula sono presenti il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, il capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione Ryan Pedevilla e Martine Bouvier Gallacchi, Capo del Servizio di promozione e di valutazione sanitaria dell'Ufficio del medico cantonale. 

12:04

La conferenza stampa si è conclusa

12:02

Per Zanini «l'obiettivo di dare il vaccino a tutti tra la primavera e l'inizio dell'estate sarà raggiunto». Pedevilla sottolinea come anche la percentuale del 65 per cento di adesione tra gli over 75 «essendo alla prima settimana è comunque un dato positivo». 

11:56

In Svizzera si utilizzano al momento vaccini a base mRNA, un gruppo di vaccini «ben preciso e di dimostrata sicurezza». Il vaccino AstraZeneca e quello di Johnson&Johnson non utilizzano la stessa tecnologia. «Le analisi sono rigorose, e il sistema di monitoraggio funziona molto bene, anche in relazione ad AstraZeneca» precisa Gallacchi.

11:54

Per quanto riguarda AstraZeneca in Svizzera «non è stato ancora omologato» ricorda invece Zanini. «Non si conosce ancora a sufficienza l'efficacia del prodotto sulle persone anziane. Inoltre non è chiaro se l'intervallo tra le due dosi debba essere di tre mesi o di un mese». Per quanto riguarda gli effetti sulla coagulazione, e i decessi di tre persone in Italia a seguito della vaccinazione «si tratta di dubbi che Swissmedic dovrà assolutamente chiarire prima di concedere l'omologazione». In Italia comunque «è stato bloccato al riguardo un unico lotto» quindi «non è messa in discussione la qualità del vaccino in sé».

11:50

«Sì ci sono effetti, è bene che tutti lo sappiano, e siano preparati. I dolori sono lievi, la febbre anche. Se ci sono effetti forti vuol dire che non sono dovuti al vaccino, allora occorre contattare il medico. I sintomi riscontrati sono tutti lievi, banali e moderati nella durata, al massimo due o tre giorni» conclude Bouvier Gallacchi. «Vorrei assicurare tutti sull'efficacia della vaccinazione. E vorrei inoltre ricordare a tutti che i vaccini sono uno dei pilastri della prevenzione, ma non l'unico. Gli altri sono il distanziamento e la protezione individuale». 

11:45

«Al momento per quanto riguarda questi due vaccini, Moderna e Pfizer, siamo veramente molto tranquilli» spiega Gallacchi, anche se «esistono delle reazioni ritardate, come arrossamenti e gonfiori che subentrano una settimana dopo la vaccinazione». Arrossamenti che sono riscontrati in meno dell'1 per cento delle persone vaccinate. «Sono reazioni temporanee dovute al fatto che il nostro corpo non è mai stato in contatto con il virus, non è dannoso per la salute e scompare rapidamente dopo due o tre giorni. C'è chi si spaventa e chi magari sente un dolore o un gonfiore, ma tranquilli: non è pericoloso». 

11:43

Sulla sicurezza dei vaccini, «vorrei ricordare che nella storia delle vaccinazioni e dei farmaci è una delle prime volte dove abbiamo notizie così precise sui casi, con una qualità di raccolta dei dati mai realizzata prima» precisa l'esperta. I dati sono «confortanti» e le notifiche degli effetti collaterali «di solito non portano particolari sorprese». 

11:41

«Vorrei attirare l'attenzione sul fatto che nei test sull'efficacia del vaccino in particolare di Pfizer non sono state coinvolte solo persone in forma fisica perfetta, ma con problemi con rischi come quelli sopra citati, e con obesità. L'efficacia dopo la seconda dose è stata confermata comunque al 95 per cento. Questo vale anche per il vaccino Moderna» prosegue Bouvier Gallacchi. 

11:38

«Alcuni tipi di problemi cardiovascolari, non tutti, problemi immunologici, malattie tumorali e malattie autoimmuni incidono molto, ma ci sono anche fattori di rischio come l'obesità» prosegue l'esperta. «Alcune persone possono sentirsi molto malate ma non rientrare in questo gruppo di persone ad alto rischio. Altre invece possono sembrare in perfetta salute, ma avere un problema che in caso di infezione da Covid si rivela letale». 

11:35

«Il primo criterio adottato per le vaccinazioni è quello dell'età, perché come si vede dalle tabelle è l'elemento che più incide sulle conseguenze per la salute dei pazienti Covid» sottolinea l'esperta dell'UMC. «Poi ci sono persone definibili ad alto rischio per motivi diversi dall'età e indipendentemente da essa». 

11:34

L'esperta comincia l'intervento mostrando le statistiche sull'incidenza di problemi polmonari e cardiaci tra i pazienti Covid in Svizzera, per fasce d'età. «Si tratta di dati importanti per capire lo scopo, anzitutto, della campagna di vaccinazione».

11:32
fonte DSS
11:31

La parola passa a Martine Bouvier Gallacchi, Capo del Servizio di promozione e di valutazione sanitaria dell'Ufficio del medico cantonale. 

11:30

Le persone che ritengono di rientrare nelle categorie ad alto rischio «devono contattare il proprio medico curante per capire se effettivamente rientrano nelle categorie», spiega Pedevilla. I medici «sono stati opportunamente informati» e potranno vaccinare presso i propri studi. I pazienti possono anche contattare i quattro maxi-centri per domande e chiarimenti. Il certificato medico è uno solo, ed è scaricabile dal sito web del Cantone. «Il certificato deve essere conservato dalla persona e non inviato via mail o posta, va tenuto con sé». Senza il certificato medico «non verrà fornita alcuna vaccinazione». 

11:28

Nelle prossime settimane apriranno anche il Fevi di Locarno, il Conza di Lugano, e il centro di Mendrisio dove attualmente si svolgono le sedute del Granconsiglio. I centri «saranno aperti regolarmente dal martedì alla domenica» per fare in modo che gli anziani possano essere accompagnati da famigliari nel weekend, spiega Pedevilla. 

11:26

I centri di Ascona e Tesserete «hanno chiuso ieri le attività e in futuro saranno utilizzati dai Comuni per le vaccinazioni di prossimità» spiega Pedevilla. A Giubiasco invece potranno confluire anche over 80 e over 85 che sono "rimasti indietro". Fino a domenica 21 marzo tutti gli appuntamenti sono stati assegnati. Fino al 25 marzo restano aperti un migliaio di appuntamenti possibili. 

11:24

Zanini conclude il suo intervento e passa la parola a Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare. «Nei centri di vaccinazioni abbiamo fatto un'esperienza importante che ci permette di capire come gestire i futuri maxi-centri cantonali» dichiara Pedevilla. «Un'esperienza anche umana importantissima, abbiamo finalmente rincontrato i nostri anziani dopo mesi di reclusione». Ora il centro di Rivera dopo un anno di stop di attività della formazione di militi «riprenderà l'attività normale». 

11:22

Questo permetterà al Cantone di «fornire almeno una dose a tutte le persone a rischio entro la fine del mese di aprile» assicura Zanini. «I malati e le persone a rischio dovrebbero essere protette». Il passo successivo sarà «aprire la vaccinazione ai malati cronici ad alto rischio» nei centri cantonali e in alcuni studi medici del cantone. 

11:20

La buona notizia è invece che «entro il primo trimestre riceveremo tutte le forniture previste» e inoltre che «nel mese di aprile riceveremo circa 20mila dosi di Pfizer in più del previsto» e questo permette di «utilizzare velocemente questo vaccino, liberando un quantitativo di Moderna sul territorio per terminare la vaccinazione di prossimità». Con Moderna «abbiamo un po' tribolato» ma nel mese di aprile «il produttore ha annunciato importanti forniture che dovrebbero consentire un cambio di passo». 

11:18

Sulla questione delle forniture, la cattiva notizia è che Moderna ha posticipato di una settimana le prossime due forniture. La seconda fornitura arriverà entro la domenica di Pasqua. «La conseguenza di questa posticipazione è comunque importante. Avevamo detto che gli ultimi over 80 avrebbero potuto vaccinarsi a partire dal 15 marzo, nei Comuni, mentre in realtà dovranno aspettare fino al 23». 

11:15

In Ticino vengono utilizzati due vaccini diversi, ricorda Zanini: Pfizer nei centri cantonali, una fornitura «che arriva molto regolarmente», mentre la vaccinazione di prossimità nei Comuni è con Moderna «e qui purtroppo non abbiamo ancora una regolarità di fornitura». Questo perché Moderna è più resistente nel tempo. «Per le caratteristiche dei vaccini Pfizer purtroppo non è possibile fornire quest'ultimo nei comuni, per compensare il ritardo». 

11:13

Tra gli over 75 che si sono annunciati al centro cantonale di Giubiasco, aperto da settimana scorsa, si sono annunciate circa 6000 persone, mentre 5623 cittadini si sono annunciati nei Comuni. Questi ultimi sono in attesa di ricevere l'appuntamento. Il tasso attuale tra i 75-80enni è stimabile al 65 per cento. «Un risultato molto positivo calcolando che siamo partiti da una settimana» sottolinea Zanini. 

11:12

Il 60% delle persone che hanno scelto la vaccinazione di prossimità nei comuni ha ricevuto la seconda dose, il 30% ha ricevuto la prima e un 10% «purtroppo finora non ha ancora avuto un appuntamento» e questo «per via dei problemi di fornitura con il vaccino Moderna». Per gli over 80 in Ticino il tasso di adesione è dell'83 per cento, un valore «che giudichiamo molto positivamente». 

11:10

«Attualmente stiamo completando la fascia degli over 80» aggiorna Zanini. «Questo non significa che le persone di questa fascia non possano più fare richiesta» spiega il farmacista cantonale. «Ci possono essere persone che cambiano idea, che avevano problemi di salute che impedivano la vaccinazione, diversi casi. La possibilità di annunciarsi rimane sempre, ma viene meno la priorità».

11:07

La conferenza stampa inizia con l'intervento del farmacista cantonale, che fornisce gli ultimi dati sui vaccini in Ticino. «Procediamo a un ritmo di circa 1200 vaccinazioni al giorno» ha sottolineato Zanini. A ieri sera erano 48258 le dosi somministrate, 21575 le persone che hanno ricevuto il richiamo, e 4745 quelle che hanno ricevuto una sola dose.

10:59
tipressZanini e Pedevilla in conferenza stampa