L'AGNA in occasione della Festa del papà: «Per le madri sarà più facile affermare l’inutilità dei padri. Non va bene!».
LUGANO - In vista della Festa del papà che si celebra domani «c'è poco da stare allegri» secondo l'Associazione Genitori Non Affidatari (AGNA). In un comunicato odierno, l'organizzazione con sede a Lugano punta in particolare il dito contro il diritto, accordato dal Parlamento alle coppie lesbiche nel dicembre scorso, di accedere alla procreazione medicalmente assistita.
«La moglie della madre sarà registrata anch'essa come madre del bambino e nella vita dei loro bambini la figura e il ruolo del padre non esisteranno più! Questa è una lesione grave dei diritti fondamentali del fanciullo», lamenta l'AGNA. «I bambini hanno diritto a un padre e a una madre», aggiunge, appellandosi alla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo ratificata dalla Svizzera a fine Anni '90.
L'organizzazione ribadisce così il proprio sostegno al referendum contro la norma: «AGNA condivide questa esigenza, in particolare perché la donazione di sperma per coppie dello stesso sesso, genera l’assenza del padre, avallata dalla legge», denuncia.
E non è tutto. Secondo i Genitori non affidatari, «nel caso di donazione di sperma a favore di coppie dello stesso sesso, si esclude deliberatamente per legge il padre del bambino» (cosa che peraltro avviene già in caso di donazione a coppie etero, ndr). «Non va bene! Perché in caso di conflitto tra genitori etero, sarà più facile per le madri affermare l’inutilità dei padri quale figura presente e cancellarli dalla vita dei figli», conclude l'AGNA.
Presentando la sua "Lettera aperta", l'associazione assicura di non aver alcun intento discriminatorio. Dice infatti di ritenere «giusto» che il "Matrimonio civile per tutti" riconosca «a tutti gli stessi diritti civili». A parte la procreazione medicalmente assistita, s'intende, cui avrebbero del resto accesso solo le coppie di donne e non quelle di uomini.