Bellinzona condivide la visione «prudente» sulle riaperture e conferma fino al 18 aprile le disposizioni in vigore.
Il Governo ticinese fa poi un appello alla popolazione di rispettare (ancora) le regole. «Siamo consapevoli della stanchezza che serpeggia tra la gente, ma consideriamo fondamentale che tutti aderiscano a questo sforzo collettivo».
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato condivide e appoggia le misure prese ieri dal Consiglio federale, che - a causa di una situazione epidemiologica molto fragile a causa della notevole diffusione delle nuove varianti - ha per ora deciso di congelare le previste riaperture. «La situazione epidemiologica in Svizzera e in Ticino è segnata da un aumento del numero di contagi e impone quindi la massima prudenza», precisano da Bellinzona.
Per questo motivo, il Governo cantonale ha confermato per il periodo fra il 22 marzo e il 18 aprile le disposizioni attualmente in vigore. «L’unica modifica - sottolinea l'Esecutivo cantonale - riguarda il numero di persone per gli incontri privati al chiuso che passano da un massimo di cinque a un massimo di 10 persone».
«Continuare a seguire le regole» - Poi il Consiglio di Stato lancia un appello «sulla grande importanza» di continuare a seguire le disposizioni di comportamento che contribuiscono a limitare la diffusione del coronavirus: indossare correttamente la mascherina, mantenere le distanze, lavarsi frequentemente le mani e farsi testare al minimo sintomo. «Siamo consapevoli della stanchezza che serpeggia tra la popolazione ticinese, dopo più di un anno di pandemia e di misure restrittive - precisa il Consiglio di Stato - ma consideriamo fondamentale che tutti aderiscano a questo sforzo collettivo di responsabilità».
Mascherine all'aperto - Il Consiglio di Stato, poi, ringrazia quei Comuni (Ascona, Lugano e Locarno) che hanno già risposto positivamente all’invito, lanciato qualche giorno fa, d'introdurre l’obbligo d'indossare la mascherina negli spazi aperti molto frequentati. «Si tratta di un provvedimento efficace che si presta bene per gli spazi pubblici – centri urbani, zone di svago, aree a bordo lago, ecc. – per i quali è lecito prevedere un forte afflusso di persone soprattutto nel prossimo periodo pasquale». L’auspicio del Governo è quindi che questo invito «possa essere accolto positivamente dal maggior numero di Comuni in modo da creare un'uniformità di disposizioni sul territorio cantonale».
La campagna vaccinale - Infine il Governo parla della campagna di vaccinazione che sta procedendo «a un ritmo crescente» e vedrà settimana prossima l'inizio delle vaccinazioni anche nella categoria delle persone con malattie croniche ad alto rischio. «È un altro importante passo - conclude il Consiglio di Stato - che speriamo possa condurci a breve alla fine della crisi e al ritorno alla normalità. Ricordiamo che finora in Ticino sono 53 mila le dosi somministrate e oltre 22 mila le persone che hanno già potuto ricevere una vaccinazione completa».