Anche in Ticino si registra un picco di prenotazioni, soprattutto nei giorni a ridosso del weekend pasquale
«Il messaggio sull'importanza di farsi testare è passato» afferma il titolare di una farmacia
LUGANO - Siamo ormai prossimi al weekend pasquale. E le famiglie si stanno preparando a passarlo assieme, anche approfittando della possibilità di organizzare pranzi con fino a dieci persone (e quindici per gli incontri all'aria aperta). Ma non senza dimenticarsi della pandemia. «Se passate la Pasqua in compagnia, fate il test» hanno raccomandato anche le autorità federali. E poi non manca chi lo deve fare per potersi recare all'estero.
Sembra proprio che il messaggio della Confederazione sia passato, in tutto il paese. È infatti sufficiente dare un'occhiata al sito delle farmacie Coop Vitality per constatare che nelle nove filiali (tutte oltre San Gottardo) che offrono la possibilità di farsi testare sono ancora pochissime le disponibilità.
Una situazione, questa, che si registra anche nelle farmacie ticinesi. «Siamo sommersi dalle richieste d'appuntamento per il test» ci fanno per esempio sapere dalla Farmacia Contrada dei Patrizi a Pregassona, dove ogni giorno ne vengono effettuati «decine di decine, dalle otto fino alle diciannove».
«Ci sono ancora disponibilità, ma le prenotazioni sono molte - ci confermano anche dalla Farmacia Malè a Bellinzona - ogni giorno facciamo quaranta-cinquanta test e riceviamo altrettante telefonate». Nel negozio bellinzonese si sta ora cercando di aumentare la capacità, ma è una questione di «risorse, tempo e spazio».
Anche alla Farmacia Chiesa a Chiasso si nota un picco di prenotazioni nei giorni a ridosso del weekend pasquale, sia prima che dopo. «Il messaggio sull'utilità del test è passato» osserva il titolare. «Chi ha prenotato prima, lo ha fatto perché intende passare la festa con genitori anziani o nonni». Mentre chi arriverà dopo, «vuole rientrare al lavoro con la certezza di essere negativo».
Questione di capacità - Nel recente infopoint della Confederazione, Anne Lévy (direttrice dell'Ufficio federale della sanità pubblica) ha detto che ci sono sufficienti test per tutti. Ma le farmacie non hanno per forza abbastanza risorse, come fa sapere l'associazione Pharmasuisse, interpellata da 20 Minuten: su 1'800 attività, sono circa 300 quelle che offrono la possibilità di effettuare test rapidi. La presidente afferma quindi che si tratta di un sfida, che vede la necessità di aumentare la capacità.