Il sindacato SISA chiede (di nuovo) di abrogare il limite alle bocciature dell’anno nel secondario II
Aiutare studentesse e studenti introducendo maggiori strumenti per migliorare le condizioni di studio e abrogando il limite di bocciature nelle scuole post-obbligatorie. Dopo la richiesta inoltrata al Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport, il sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) lancia una petizione, rivolta direttamente al Consiglio di Stato.
Per l'ennesima volta, il sindacato lamenta «peggiorate condizioni di studio» legate alle assenze per quarantena, alle preoccupazioni sulla riuscita dell’anno, alle lacune accumulate, all’aumento di ansia, perdita di senso, depressione e incertezza.
Inoltre, «il limite imposto alle bocciature nelle scuole medie superiori e professionali influisce profondamente sullo stato d’animo e crea non poche difficoltà». Per il SISA «senza gli adeguati strumenti di sostegno vi è il serio rischio di registrare a giugno un elevato numero di bocciature (posticipando il disastro scampato lo scorso anno)».
La petizione punta a raccogliere firme e chiedere al Governo ticinese di «abrogare il limite alle bocciature dell’anno nel secondario II (licei, SCC e scuole professionali); introdurre dei corsi di recupero pubblici e gratuiti in tutti gli ordini scolastici; introdurre dei corsi di ripetizione dedicati alle materie per l’esame di maturità liceale e professionale; introdurre una sessione di recupero dell’esame di maturità ad agosto, al fine di recuperare l’eventuale bocciatura».