Una volta ottenuto il master si dovrà fare una pratica clinica in strutture italiane. Ma non solo.
Bisogna dimostrare anche il superamento dell'esame di Stato.
LUGANO - Il riconoscimento dei diplomi esteri in psicologia si fa più complesso. La Commissione federale delle professioni psicologiche (PsiCo) ha deciso che i diplomi universitari esteri (con o senza condizioni) possono essere riconosciuti solo se provato che il candidato è autorizzato a esercitare la professione nel Paese estero in cui ha svolto i suoi studi e che egli è qualificato per far uso del titolo professionale protetto.
Per gli studenti ticinesi che stanno effettuando i lori studi in psicologia in Italia questo significa che una volta ottenuto il loro master essi devono poi fare una pratica clinica in strutture italiane e dimostrare il superamento dell'esame di Stato.
In base alla nuova prassi questo è l'unico modo per garantire l'equivalenza del diploma italiano con quello di una scuola universitaria svizzera.
Le differenze - In Svizzera è possibile utilizzare il titolo protetto già dopo aver concluso con successo gli studi universitari, in Italia invece senza il superamento dell’esame di Stato dopo la conclusione degli studi universitari non si può né utilizzare la denominazione professionale protetta, né esercitare la professione di psicologo. Il Ticino inoltre richiede una pratica clinica presso strutture del territorio per il rilascio del titolo di psicologo, pratica che non può essere seguita se il titolo non viene riconosciuto dalla Commissione federale delle professioni psicologiche.
Master in Svizzera oppure complicazioni - Gli studenti ticinesi che stanno frequentando studi in psicologia in atenei italiani, se non vogliono sottostare alla prassi sopraindicata, sono invitati a prendere in considerazione il proseguimento in Svizzera degli studi per il master. L’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale è a loro disposizione per consulenze di approfondimento sulla ricerca di percorsi di psicologia presso università svizzere.
Per gli studenti master o per chi ha già terminato gli studi e si trova nella situazione di non poter certificare il proprio titolo di studio purtroppo le cose si sono fatte più complicate. Sebbene le decisioni sulle equipollenze dei titoli siano di competenza federale, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport cercherà di coinvolgere gli attori del settore e le autorità competenti per evitare inutili complicazioni conseguenti ad un cambio di prassi non comunicato con sufficiente anticipo.