Rinasce Ul Mezanín, un progetto fortemente voluto dalla Fondazione il Gabbiano e dal CCAT.
Gli obiettivi? Far rivivere un'esperienza di vendita diretta e reinserire professionalmente giovani in difficoltà.
CHIASSO - È stata inaugurata oggi nel centro di Chiasso - in presenza dei Municipali della città di confine - la bottega Ul Mezanín. Quello dello spaccio è a tutti gli effetti un ritorno, in una nuova veste e in una nuova sede (in via Valdani 4A), dopo una chiusura prolungata.
Il progetto, fortemente voluto dalla Fondazione il Gabbiano e dal Centro di Competenze Agroalimentari Ticino(CCAT), ha diversi obiettivi. «Questa piccola bottega - precisano i suoi fautori - nasce con l’intenzione di far vivere l’esperienza della vendita diretta unita al rispetto del prodotto coltivato in loco, rivolgendosi esclusivamente a fornitori ticinesi e svizzeri». Ideato e sviluppato dal Progetto Macondo della Fondazione Gabbiano, si occuperà pure del reinserimento socio-professionale di giovani tra i 18 e i 30 anni. «Desideriamo dare l'opportunità a un certo numero di ragazzi di sperimentare il contatto e la vendita diretta ai clienti. Il connubio tra sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale - precisa la Fondazione - rientra nella nostra filosofia».
Nel contempo, Ul Mezanín è la terza Bottega del territorio sviluppata dal CCAT, dopo quelle di Morcote e Tenero. «Le Botteghe del territorio della rete "Ticino a te" e tutte le aziende agricole con vendita diretta - ricorda la direttrice Sibilla Quadri - hanno una dichiarata importanza territoriale in quanto assicurano posti di lavoro e animano i quartieri e paesi in cui sono collocate, offrendo prodotti artigianali, regionali e a basso impatto ambientale, realizzati spesso nelle immediate vicinanze».
Anche l'assortimento è arricchito con i prodotti certificati con il marchio di provenienza Ticino "regio garantie": gli stessi scaffali sono manufatti, prodotti dalla stessa Fondazione il Gabbiano e da artigiani locali, mentre il legno utilizzato per le strutture è di castagno ticinese. «Si è voluto essere coerenti fino in fondo e valorizzare al massimo la materia prima e la produzione ticinese», conclude la direttrice del CCAT. «Siamo felici del risultato ottenuto e siamo certi che anche i clienti apprezzeranno l’assortimento gustoso e genuino proposto da Ul Mezanìn».