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MONDOSeparare il pesce dalle fake, è la sfida del 1. aprile

01.04.21 - 06:00
Nella stagione delle bufale in rete, la tradizionale giornata dello scherzo resiste
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Separare il pesce dalle fake, è la sfida del 1. aprile
Nella stagione delle bufale in rete, la tradizionale giornata dello scherzo resiste
Perché in tempi di pandemia c'è anche bisogno di una sana risata. Ecco i migliori scherzi del passato

LUGANO - Si scrive 1. aprile si legge “pesce”, ma anche burla, scherzo, bufala e quant’altro. La sfida di quest'oggi è però ardua, poiché viviamo circondati da un lago, la rete, popolato di fake news A differenza delle pericolose "verità alternative", i pesci rivelano subito la loro anima candida e inoffensiva. Ne abbiamo pescati alcuni tra i più originali o famosi, sperando di strapparvi una sana risata o almeno un sorriso. Di questi tempi ce n'è bisogno. 

L'albero degli spaghetti - Non era il 1. d’aprile o forse sì (ci sono dispute sulla data), ma di certo quello di Orson Wells che annunciava alla radio l’arrivo degli alieni nel 1938 è passato alla storia come la messa in scena più riuscita della storia. Proprio alla Svizzera è legato uno dei pesci d’aprile più vecchi. Risale al 1957, ad opera della BBC, che mandò in onda un documentario sulla raccolta di spaghetti con tanto di immagini di intere famiglie di agricoltori svizzeri impegnate nella raccolta della pasta cresciuta sugli alberi come un vero frutto. Alcuni spettatori telefonarono per saperne di più... 

Il volo dei pinguini - La BBC è stata da sempre foriera di pesci d’aprile. Nel 2008 sempre all’interno di un documentario ha dato la sensazionale notizia di aver ripreso un gruppo di pinguini capaci di volare. E lo ha fatto con tanto di video, che si trova ancora oggi su YouTube, dove questi rarissimi pinguini Adélie in volo raggiungevano King George Island, vicino alle isole Falkland durante la migrazione. 

Nessie e il baseball - Nel lontano 1. aprile ’72 un ranger scozzese burlone gettò nel lago di Lochness la carcassa di una grossa foca marina dando poi notizia della morte di Nessie, il famigerato mostro di Lochness. Narrano le cronache di allora che per qualche giorno quella carcassa venne anche esposta al pubblico locale prima che lo scherzo venisse svelato. Nel 1985 la rivista Sports Illustrated annunciò il nuovo lanciatore di baseball, tale Sidd Finch, appena acquistato dai Mets, che allenandosi in un monastero nel Tibet aveva perfezionato un lancio che andava a 270km/h contro i 100 del record di allora. Tifosi in visibilio ma tutto falso ovviamente. Il quotidiano The Guardian nel 1977 pubblicò un inserto di sette pagine, con tanto di foto e analisi geopolitica, riguardante l’arcipelago di San Serriffe. Due isole a forma di punto e virgola che ovviamente non esistono, ma il cui nome allude al font grafico “sans serif” quello meno formale.

Connessi al wc-Internet - Ci sono poi scherzi “precursori”, bufale che nel tempo si sono quasi avverate. È il caso del “Chippy”, un particolare walkman, che negli anni ’80 fu annunciato come capace di contenere un numero illimitato di canzoni. Di lì a qualche decennio sarebbero usciti i lettori mp3. Quando la realtà supera la fantasia. Più recentemente è stato Google a farsi beffe degli internauti. Nel 2007 lanciò l’invenzione di un nuovo collegamento Internet gratuito, un wireless ante litteram che sfruttava le onde d’acqua generale dallo scarico del wc per fornire la connessione. Per non parlare delle app Google Voice per poter capire e tradurre in parole i versi degli animali e Google Noose per annusare e condividere gli odori delle parole.

Storie incredibili, che noi stessi potremmo aver inventato di sana pianta…chi può dirlo? Del resto il pesce d’aprile è sempre dietro l’angolo, anzi, dietro la schiena… questa mattina state attenti!

 

Una tradizione figlia di un Capodanno sfasato
“Poisson d’avril” in Francia, “April fool’s day” nel Regno Unito e in America, “Aprilscherz” in Germania, “Taily Day” in Scozia. A ognuno il suo “Pesce d’aprile”. Una tradizione antica, storica. Che risale al XVI secolo, più precisamente nel 1564, quando il re di Francia Carlo IX adottò il calendario gregoriano. Prima di allora il capodanno cadeva nell’ultima settimana di marzo proprio a ridosso del 1° aprile. Ma si sa le tradizioni sono dure a morire. Tanta gente, soprattutto di campagna, continuò a festeggiare il vecchio capodanno. Dei burloni iniziarono così, per sbeffeggiarli, a consegnar loro regali assurdi o vuoti con la scritta “pesce d'aprile” in francese. Per ciò che riguarda l’origine del nome invece, il riferimento pare di tipo zodiacale e astronomico: a fine marzo/inizio aprile infatti il sole si allontana dal segno zodiacale dei pesci. Da qui il nome “pesce d’aprile”.

 

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