I lavori nei pressi della stazione ferroviaria non sono stati privi di conseguenze per i residenti.
«Locomotive che vanno e vengono fino alle 4 del mattino e pareti che vibrano», spiega uno di loro. La risposta delle FFS: «Facciamo di tutto per ridurli al minimo, ma qualche disagio è inevitabile»
GORDOLA - Sono le 2.30 di un normale giorno settimanale. Ma c'è chi a Gordola proprio non riesce a prendere sonno. Tutta colpa dei lavori ferroviari effettuati nei pressi della stazione e legati al progetto di raddoppio del binario tra Contone e Tenero. Nonostante la realizzazione della via supplementare sia stata praticamente ultimata e dal 22 marzo i treni utilizzino entrambi i binari, sono infatti tuttora necessari alcuni lavori di rifinitura, che si protrarranno fino all'estate.
Tre ore di tranquillità al giorno - Benché contribuisca a migliorare la viabilità ferroviaria della regione, l'opera ha causato anche diversi disagi alla popolazione locale, tanto che sul tema è stata pure presentata un'interpellanza al Municipio. I lavori sono infatti in corso da oltre due anni e vengono effettuati anche di notte. «Abito in un palazzo situato proprio di fronte alla stazione e questi lavori non mi fanno dormire da mesi - spiega un residente -. Solitamente proseguono ininterrottamente fino alle 4, per poi riprendere alle 7». E nella sua situazione - fra locomotive accese, macchinari in funzione e pareti che vibrano - ci sarebbero molte altre persone.
La sicurezza prima di tutto - Fortunatamente, come detto, questi lavori sono ormai in dirittura d'arrivo. C'è però chi si interroga sull'opportunità di effettuarli di notte, quando potrebbero essere svolti durante il giorno o perlomeno nelle ore serali. «In questo caso la sfida maggiore è stata quella di costruire un secondo binario, accanto a quello che già esisteva, con la linea ferroviaria sempre in esercizio. Di conseguenza per alcuni lavori occorre operare di notte, sia per garantire la sicurezza del personale attivo sul cantiere, sia per la sicurezza del traffico ferroviario», spiega la portavoce delle FFS Roberta Alessia Trevisan. Ciò nonostante, «i collaboratori attivi sui cantieri si adoperano affinché i disagi dovuti ai rumori siano ridotti al minimo», assicura.
Impensabile indennizzare i residenti - Va detto che le FFS comunicano regolarmente i lavori previsti e ringraziano la popolazione per la comprensione dimostrata. Una premura che però per molte persone non è sufficiente. Allora perché non pensare a un piccolo "indennizzo" per chi subisce questi disagi, come delle giornaliere gratuite o dei buoni? Oltre a essere sicuramente un gesto apprezzato (e che avrebbe un impatto positivo sull'immagine delle FFS), sarebbe in fin dei conti un'operazione a costo decisamente limitato. «Capiamo le motivazioni di chi chiede degli indennizzi per i disagi. Tuttavia, anche per una questione di parità di trattamento verso tutti (clienti e residenti), non sono previsti. Va anche considerato che questi lavori sono indispensabili per garantire la sicurezza e lo sviluppo del traffico ferroviario», precisa la portavoce.
Il progetto delle FFS - Il progetto «Contone – Locarno: raddoppio parziale del binario e adattamenti degli impianti di sicurezza» prevede la realizzazione di un secondo binario della lunghezza di 4 chilometri fra il ponte sul fiume Ticino e quello sul fiume Verzasca.
Con un investimento di poco più di 100 milioni di franchi - finanziato interamente dalla Confederazione tramite il programma SIF - il progetto è uno dei presupposti affinché, grazie all’apertura della galleria di base del Monte Ceneri e la realizzazione della «Bretella di Camorino», possano esserci collegamenti diretti tra Locarno e Lugano con tempi di percorrenza di circa 30 minuti.
I lavori sono iniziati a gennaio 2019 e avrebbero dovuto concludersi entro fine 2020, in concomitanza con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri. Il 2020 è stato tuttavia un anno caratterizzato dall'eccezionale situazione causata dal Coronavirus, i cui effetti si sono fatti sentire anche sui lavori nei cantieri e sulla loro pianificazione. Lo spostamento della fine dei lavori per questo progetto è una delle cause dell’entrata in vigore di un orario intermedio a livello regionale il 13 dicembre 2020 e di uno definitivo il 5 aprile prossimo.