Il concorso è stato vinto dal progetto “Fuoco e centro”. La realizzazione è prevista entro il 2027
BELLINZONA - Si chiama “Fuoco e centro” ed è il progetto per il nuovo Centro polifunzionale d'istruzione e tiro (CPIT) nel Comune di Monteceneri. Il vincitore del concorso di progettazione è stato reso noto oggi dal Dipartimento delle finanze e dell'economia e dal Dipartimento delle istituzioni.
Il progetto che ha vinto - presentato dal gruppo interdisciplinare capitanato dal Consorzio Mons Ceneris dello studio Pini Swiss Engineers SA - è stato scelto all’unanimità dalla giuria perché ritenuto quello che meglio ha risolto la complessità dei temi, con un’idea forte e innovativa e un approccio approfondito e consapevole in ogni ambito affrontato. I progettisti sono riusciti a concepire uno stabilimento per il tiro che affascina nella sua interpretazione originale, solida e coraggiosa, preludio per diventare un edificio contemporaneo e sorprendente nel “centro” del Ticino.
Il nuovo centro accoglierà, sotto un unico tetto, il tiro al servizio di sportivi e di corpi di sicurezza per l'assolvimento degli obblighi militari e per il tiro di caccia. Lo scopo - spiega il Cantone - è quello di trovare una soluzione per far fronte alle necessità legate alle attività di tiro fuori servizio, tenendo conto delle importanti limitazioni allo sviluppo di pregiate aree urbane (nuovo quartiere di Cornaredo a Lugano, progetto di naturalizzazione del fiume Ticino e nuovo ospedale in zona Saleggi a Bellinzona).
Per realizzare questi obiettivi si prevede quindi di sviluppare una struttura centralizzata coperta in un’unica area, storicamente destinata alle attività di tiro, volta a creare una sinergia tra gli utenti, oltre che a permettere uno sfruttamento ottimale delle capacità e delle potenzialità del centro. L’investimento complessivo dell’intervento è stimato in 60 milioni di franchi e la sua realizzazione è prevista indicativamente entro il 2027.
Il concorso di progettazione era volto a trovare una soluzione capace di riqualificare il luogo dal punto di vista paesaggistico, di gestire efficacemente i flussi di persone e di mezzi e di proporre soluzioni architettoniche, tecniche e tipologiche di qualità, orientate alla creazione di spazi in grado di rispondere alle esigenze dei diversi attori.
Il concorso
Al concorso hanno partecipato 23 gruppi interdisciplinari. La giuria, presieduta dall’arch. Valentin Bearth e i cui lavori sono stati coordinati dall’arch. Nicola Pasteris, si è riunita a Pollegio il 30 novembre 2020 e a Castione il 15 e 16 marzo 2021 per valutare 8 progetti selezionati e ha scelto il progetto “Fuoco e centro”.
Il progetto vincitore è stato presentato dal gruppo interdisciplinare capitanato dal Consorzio Mons Ceneris dello studio Pini Swiss Engineers SA di Lugano (ingegnere civile), e composto dagli studi Itten+Brechbühl SA di Lugano (architettura), Rigozzi Engineering SA di Giubiasco (ingegnere impianti RVCS), BRYUM GmbH di Basilea (architettura del paesaggio), Elettronorma SA di Lugano (ingegnere impianti elettrotecnici), EcoControl SA di Locarno (fisica della costruzione) e TEA engineering sagl di Melano (specialista sicurezza antincendio).
Al secondo posto si è classificato il progetto “Sottobosco” del gruppo interdisciplinare capitanato dallo studio Mario Botta architetti di Mendrisio e dallo studio Ilurati Muttoni Partner SA di Mendrisio, al terzo il progetto “Alzo tre rosso” del gruppo interdisciplinare guidato dal consorzio TUPE, formato dagli studi Luigi Tunesi ingegneria SA - Ingegneri Pedrazzini Guidotti sagl di Lugano e dal consorzio Tocchetti-Pessina di Lugano. In quarta posizione si è classificato il progetto “Bernardo” del gruppo interdisciplinare capitanato dallo studio Ferrari Gartman AG di Coira e dal consorzio Zuber, Cereghetti & Bruni di Mesocco.