Il nuovo direttore della RSI, Mario Timbal, si è presentato ai dipendenti e ha parlato del nuovo volto di radio e tv
COMANO - «Non sono stato nominato per ridurre, né per smantellare. Ma non ho la bacchetta magica. Non conosco scorciatoie». A parlare è Mario Timbal, nuovo direttore della RSI che oggi si è presentato ufficialmente davanti ai suoi dipendenti in una diretta streaming.
Incalzato dalle domande della giornalista esterna Maria Victora Haas, il neo direttore della RSI ha presentato le linee guida che intende dare all’azienda, affrontando anche questioni spinose, come ad esempio i tagli.
Licenziamenti - «Non posso escludere licenziamenti come non posso quantificarli ora, ma faremo il possibile per creare tutte le condizioni di risparmio. Cercheremo di ottimizzare, eviteremo doppioni e sprechi e faremo il massimo per trovare un margine di risparmio». Mario Timbal ha esortato i suoi dipendenti a coltivare l’idea della trasformazione, uscire insomma dai canoni tradizionali per imparare «non tanto a fare di più, quanto piuttosto a fare diversamente».
Un nuovo direttore che crede fermamente nel valore umano dei propri dipendenti. «Credo nel lavoro di squadra. Siete voi la qualità, siete autorevoli, non ho nulla da insegnarvi su questo, ma evitate di considerare la qualità come qualcosa di già acquisito». Un direttore che ha evidenziato a più riprese di voler avere un rapporto diretto con i propri dipendenti: «Non dico che la mia porta sarà aperta continuamente a tutti a qualsiasi ora, ma troverete sempre una persona disposta al dialogo».
Rete Due - Un direttore che crede nella cultura della diversità, che non vuol dire solo quella di genere, ma anche nella capacità di lavorare diversamente nel rispetto delle opinioni altrui. Un direttore che punta sulla creatività, «creeremo il terreno fertile affinché questa venga fuori, è la nostra arma», e che invita la RSI ad aprirsi verso l’esterno, ad essere trasparente, anche di fronte alle critiche, a non aver paura di sbagliare: «dagli errori si migliora». Un uomo di cultura che si batterà per non smantellare Rete Due: «Non credo in una rete radiofonica solo musicale, il parlato è un elemento fondamentale in una radio».
Molestie sessuali - Infine il dossier più delicato, quello delle molestie sessuali sulle quali c’è un’inchiesta aperta i cui risultati dovranno essere resi noti durante l’estate. «Aspetto i risultati delle indagini per poi decidere le misure da intraprendere, misure che serviranno anche a prevenire questi tipi di comportamento. Bisognerà chiudere i conti col passato e aprire un nuovo capitolo». Timbal ha poi invitato i dipendenti ad aprirsi, a non aver paura a denunciare, «parole come omertà e intimidazioni non esistono nel mio progetto».