Sette allievi positivi alla scuola elementare della Gerra a Lugano. I genitori scrivono al Decs
PREGASSONA - Un allievo positivo su tredici: poi un altro, un altro ancora. Sette in totale, ma il resto della classe torna sui banchi di scuola. È una decisione che ha creato qualche malumore, quella adottata dall'Ufficio del medico cantonale alle scuole elementari della Gerra a Lugano, al rientro dalle vacanze pasquali. Tanto che il comitato dei genitori ha scritto una lettera al Decs chiedendo spiegazioni.
«Non riteniamo giusto il modo di procedere della scuola» lamenta un membro del comitato. «I genitori delle altre classi non sono stati avvisati. Inoltre, non sono state prese misure di confinamento sufficienti». La prima positività risale al 3 aprile. Tutti gli allievi della classe vengono posti in quarantena durante le vacanze (fino all'11 aprile) e vengono invitati a uno screen-test (volontario) in data 8 aprile, prima del rientro a scuola. Il risultato: sette allievi sono positivi (più un insegnante).
Per questi ultimi la quarantena si è trasformata in isolamento fino almeno al 18 aprile, mentre l'Ufficio del medico cantonale ha permesso agli altri compagni il rientro a scuola. La quarantena pasquale non è comparsa sul sito del Decs. Attualmente (qui il link) vi figura solo una classe del Liceo di Mendrisio (fino al 12 aprile).
«Sarebbe stato meglio disporre un test su tutti gli allievi della scuola» lamenta una madre che ha deciso di non inviare la propria figlia a lezione, questa settimana. «Non voglio che si ammali. I bambini giocano fra di loro, anche tra compagni di classi diverse, mi dispiace ma non mi sento sicura».
Il Decs dal canto suo ha comunicato lunedì mattina al comitato dei genitori la decisione del medico cantonale: «Considerato che gli allievi positivi appartenevano tutti a una medesima classe e che nel periodo di potenziale contagiosità si trovavano già in quarantena, l'Ufficio del medico cantonale non ha reputato necessario estendere l'indagine ambientale ad altre classi dell'istituto scolastico né prendere ulteriori misure».
Il comitato dei genitori, per bocca della presidente Sara Marielli, tiene comunque a precisare di «avere sempre cercato un dialogo costruttivo con la scuola» e che «continuerà ad affiancare i docenti e a collaborare attivamente affinché le comunicazioni tra le parti siano chiare ed efficaci».