Disparità di trattamento fra insegnanti e professori alle scuole medie superiori.
«È una questione di proporzionalità», spiega il Decs. Fornirle a tutti gli allievi sarebbe stato un onere eccessivo per il Cantone. Solo per il personale vengono infatti spesi 158mila franchi.
BELLINZONA - Agli allievi un set di dieci mascherine all’inizio dell’anno scolastico, poi basta. Ai docenti, invece, una ogni giorno. La decisione di fornire le mascherine, gratuitamente, unicamente ai docenti delle scuole medie superiori (Licei e Commercio di Bellinzona) fa storcere il naso a numerose persone. Genitori in particolare, che non capiscono come mai agli insegnanti venga offerta una possibilità negata invece agli studenti.
Una questione di proporzionalità - «Si tratta di una decisione presa tenendo conto degli elementi di proporzionalità fra benefici e svantaggi, anche perché la grande maggioranza degli studenti arriva a scuola già in possesso della mascherina in quanto utilizzatrice dei mezzi pubblici, dove l’uso della stessa è obbligatoria», spiega la Direzione del Decs, da noi sollecitata. Inoltre non si tratta di scuole obbligatorie, come nel caso delle scuole medie, dove le mascherine vengono date a tutti.
158mila franchi in mascherine - In altre parole, rifornire i circa 5’000 allievi che frequentano i sei istituti avrebbe rappresentato un onere ingiustificato a livello logistico ed, evidentemente, di costi. Solamente per gli insegnanti e il personale di sede, i costi per la fornitura delle mascherine riguardanti l’anno scolastico 2020/21 ammontano a 158mila franchi, spiega il capo Sezione della logistica del Dfe Giovanni Realini. Non essendo mai stata presa in considerazione dal Decs la possibilità di fornire la mascherina a tutti gli studenti, non è invece possibile per il Dfe fare una stima dei costi in questo senso.
Chi è in difficoltà non è stato dimenticato - Di conseguenza si è preferito un approccio diverso, con il Consiglio di Stato che aveva a suo tempo deciso di mettere a disposizione delle famiglie con difficoltà economiche un credito destinato all’acquisto delle mascherine. Insomma, meglio darle gratuitamente solo a chi ne ha davvero bisogno piuttosto che regalarle indistintamente a tutti.
In Ticino durano di più - A onor del vero, anche nei confronti del corpo docente il Cantone pare essere un po’ di manica stretta. Le disposizioni emanate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) parlano chiaro: una mascherina va cambiata dopo un massimo per quattro ore. Eppure il piano di protezione del Decs prevede la messa a disposizione dei docenti di una mascherina per giornata lavorativa (che può essere usata fino a 8 ore, anche in modo non consecutivo).
Un piano di protezione che è stato definito dall’Ufficio del Medico cantonale, a cui spetta ogni scelta sanitaria riferita alla lotta contro la pandemia da Covid-19. Abbiamo tentato di chiedere i motivi della scelta, ma non è stato possibile ottenere una risposta.