Ex Macello: sulle rive del Ceresio arriva una lettera direttamente da Palazzo delle Orsoline.
Si teme una possibile rioccupazione degli spazi nel caso (probabile) in cui il cantiere per la riqualificazione dell'area non dovesse partire in tempi brevi. La decisione finale spetta in ogni caso al Municipio.
LUGANO - Il Governo "suggerisce" a Lugano di non cacciare subito gli occupanti dell'ex Macello. Sui banchi del Municipio della Città sul Ceresio di recente sarebbe arrivata una lettera mandata da Palazzo delle Orsoline in cui si chiederebbe di tollerare ancora per qualche tempo la presenza dei molinari negli spazi finora autogestiti. Questo finché non inizieranno i lavori di riqualificazione dello stabile.
La Città ancora di recente aveva intimato uno sgombero quasi immediato dell'area. Senza che i molinari avessero soluzioni alternative. Da parte del Governo ci sarebbe in particolare preoccupazione per un possibile ritorno sul posto da parte degli autogestiti nel caso in cui il cantiere non dovesse partire in tempi brevi (si stimano due o tre anni prima dell'inizio dei lavori). Con conseguenze anche a livello di sicurezza e di ordine pubblico. La decisione finale spetta in ogni caso al Municipio di Lugano.
Il sindaco Marco Borradori, contattato da Tio/20Minuti, reagisce così: «Ho sentito parlare di questa lettera. Tratteremo la tematica settimana prossima, nella seduta del 29 aprile». Ma l'ultimatum per lo sgombero scade in realtà il giorno 26. Come si fa? «Non saremmo comunque intervenuti prima della prima seduta del nuovo Municipio. Per pochi giorni non cambia moltissimo. Adesso faremo le dovute valutazioni».