Le direttive vengono adeguate anche negli istituti per invalidi, come fa sapere il DSS
BELLINZONA - Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini lo ha detto stamani: «Il vaccino funziona». In Ticino è infatti stato somministrato a oltre l'80% degli over 75. E tra gli anziani è così stato constatato un notevole calo dei contagi.
Allo steso modo, gli effetti del vaccino si fanno sentire anche nelle case per anziani ticinesi: negli ultimi tre mesi si sono infatti praticamente azzerati. Per questo motivo dopo un primo allentamento delle misure di protezione a fine febbraio, oggi nel settore scattano nuovi adeguamenti.
In particolare - come fa sapere il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) - la durata e le modalità delle visite per residente vengono ampliate. Anche per la vita all’interno delle strutture sono previsti allentamenti: ad esempio le attività socializzanti così come i pasti in comune sono possibili a precise condizioni, anche senza indossare la mascherina. I residenti e i visitatori possono consumare bibite e snack sulla terrazza del bar della casa per anziani. Le uscite sono infine ulteriormente concesse e agevolate.
La campagna vaccinale nel frattempo conclusa fra gli ospiti più fragili degli istituti per invalidi permette pure di rivedere ulteriormente le direttive che concernono questi enti. Ad esempio, sono consentite le visite nelle camere con un massimo di due visitatori contemporaneamente, e vengono ammessi i congedi e soggiorni con pernottamento prolungato come le vacanze e le colonie.
Le direttive sono disponibili su www.ti.ch/coronavirus.