Il cuoco Silvio Plenzick ha trovato la forza di reagire alla pandemia. E si è convertito alle consegne a domicilio
Ma non mancano i problemi. «Troppi controlli in pochi giorni». Teme che la polizia faccia scappare i clienti
CANOBBIO - Silvio Plenzick è una vecchia conoscenza di tio.ch/20minuti. Una storia positiva: tre anni fa il licenziamento (burrascoso), poi la disoccupazione, infine un'attività in proprio. Tramite un programma del Cantone a sostegno della micro-imprenditorialità, il cuoco 41enne ha aperto un food-truck di cibo d'asporto napoletano - "O' Cuoppo" - ispirato alla sua città d'origine.
Una storia di riscatto su cui l'anno scorso il Covid è calato come un sipario. «Lavoravo soprattutto nelle manifestazioni, girando con il mio camioncino: il lockdown è stata una batosta enorme» racconta Plenzick, che dall'autunno scorso ha conosciuto «un calo enorme della cifra d'affari» compensato solo in parte dagli aiuti pubblici. «Dovevo inventarmi qualcosa per pagare le bollette».
L'idea: buttarsi nelle consegne a domicilio. Nel food-truck ormai fermo nel cortile di casa sua a Canobbio, Plenzick inizia a preparare fritture a tutto spiano. I clienti vengono a ritirare il cibo caldo di persona oppure lo ordinano da casa, tramite una nota piattaforma di delivery. «Ho appena iniziato, il servizio deve ancora decollare, ma è comunque un introito prezioso in un momento difficile» spiega l'esercente.
Ma non mancano i problemi. L'attività di Plenzick non è passata inosservata alla Polizia Ceresio Nord, che ha voluto vederci chiaro. «Anche troppo» per il cuoco. In pochi giorni i controlli sarebbero stati già tre, senza contravvenzioni. «Praticamente, ho ricevuto finora più poliziotti che clienti» dice il 41enne scherzando, ma neanche troppo. «Temo che andando avanti così i clienti possano allontanarsi, ogni volta devo spiegare loro che è tutto in regola».
La situazione in effetti - un food-truck stabile su suolo privato, ma all'aperto - è abbastanza un'anomalia anche in questi tempi strani. Plenzick afferma però di avere «tutte le carte a posto» e di avere ricevuto regolare autorizzazione dal Dipartimento delle istituzioni.
Il sindaco di Canobbio Roberto Lurati, contattato, spiega di essere al corrente della problematica. Il Comune di Canobbio «è stato attivo nel sostenere le piccole imprese della ristorazione in difficoltà e promuove l'imprenditoria in questa fase delicata» assicura. Le verifiche di polizia sul truck di Plenzick «non sono state eccessive» ed erano «volte ad approfondire una situazione non adeguatamente chiarita agli uffici comunali competenti».