L'estate si avvicina. Che si fa? Quattro specialisti ne parlano su Piazza Ticino. Guarda il video.
Restrizioni, quarantene, mascherine, tamponi, oltre 40 Paesi da tenere sotto controllo. Eppure c'è tanta voglia di partire.
LUGANO - «Siamo di fronte a una lista che viene aggiornata costantemente. È un peso. Doppio. Perché non dobbiamo considerare solo i Paesi che la Svizzera mette sulla lista nera. Bensì anche tutte le restrizioni in vigore negli altri Paesi». Sandro Fabretto è direttore della Gateway Tours di Lugano. La sua agenzia di viaggi è sulla stessa barca di tutte le altre. I prossimi mesi saranno come un gigantesco slalom. Con una marea di regole che cambiano repentinamente. «Al momento dobbiamo tenere d'occhio 42 nazioni – ammette Fabrizia Testini, titolare di "Vola e Va" a Locarno –. Le prenotazioni sono ancora poche. Ma il lavoro che ci sta dietro è tantissimo».
Cambiamenti da un giorno all'altro – Del tema delle vacanze si è parlato su piazzaticino.ch, la piazza virtuale di Tio/20Minuti. Ospiti anche Giancarlo Leonardi, portavoce di Kuoni, e Ilaria Arida, responsabile della Wonderland Viaggi di Chiasso. «Ad esempio – spiega Arida – l'Egitto fino a pochi giorni fa non prevedeva la quarantena obbligatoria. Ora sì. Dobbiamo stare dietro a tutto. Lo facciamo con passione, certo. Ma non è evidente».
Vaccinati sì, ma serve comunque il tampone – Per non parlare della questione dei tamponi e dei vaccini. «Al momento – riprende Arida – non viene richiesto l'obbligo del vaccino. Ai vaccinati, però, alcuni Paesi impongono ancora l'obbligo di tampone. È un work in progress».
Consapevolezza – «L'importante è che il cliente sia consapevole – aggiunge Testini –. Le persone che vogliono viaggiare al momento sono soprattutto pensionati oppure gente che ha la possibilità di lavorare in smart working al ritorno, nel caso subentri una quarantena». «Anche se poi – ricorda Leonardi –, in caso di problemi, c'è comunque la possibilità di rientrare prima, in modo da non doversi fare la quarantena completa al ritorno».
Il "fai da te" che ti inguaia – Tutte opzioni apprezzabili. Ma che non fanno rima con serenità. Come si fa ad andare in vacanza in questo modo così poco spensierato? I quattro ospiti replicano all'unisono: c'è così tanta voglia di viaggiare che si tollera tutto. «Prenotando in agenzia inoltre – sostiene Leonardi – il cliente è assistito. Ciò che non accade ad esempio attraverso una prenotazione online. Lo scorso anno molti clienti "fai da te" non sapevano più a che santo rivolgersi. Le mete degli svizzeri? Prevediamo tanta Europa. Italia, Grecia, Spagna, Portogallo». Arida dice: «Forse saranno riviste le modalità con cui si va in vacanza. Non per forza bisogna andare dall'altra parte del mondo. C'è la possibilità di scoprire mete interessanti non troppo lontane».
«Il passaporto vaccinale funzionerà solo più avanti» – «Per tutto il 2021 avremo ancora a che fare con mascherine e tamponi – precisa Fabretto con convinzione –. Forse anche per parte del 2022. Il passaporto vaccinale? I tempi al momento sono ristretti. Ci vorrebbe uniformità almeno a livello europeo. Il passaporto ci sarà. Ma non mi illudo che sia per giugno come qualcuno vuole fare credere».
«Solo dal 2022 si viaggerà come prima» – Il presente è fatto di continui cambiamenti di scenario. Ancora Leonardi: «Siamo confrontati con tante prenotazioni e tante disdette. È un continuo prenotare, annullare, riprenotare. Siamo in evoluzione. Al momento è impossibile sapere cosa accadrà. Presumiamo di iniziare a viaggiare davvero con una certa regolarità e con una determinata normalità solo dal 2022».