Per impressum, si tratta di una «minaccia all'indipendenza editoriale» del domenicale che sostituirà il Caffè.
LOCARNO - Dopo l'Associazione Ticinese dei Giornalisti (ATG) e Syndicom, anche impressum esprime la sua perplessità per la chiusura de "il Caffè" e la sua trasformazione in "la Domenica". In collaborazione proprio con la sua sezione ticinese ATG, il sindacato dei giornalisti svizzeri assicura che vigilerà sulla transizione.
A non convincere è in particolare l'attribuzione del ruolo di direttore della nuova testata a Paride Pelli, che continuerà a essere anche il direttore del Corriere del Ticino. «È insolito, impressum vede questa decisione come una minaccia all'indipendenza editoriale de "la Domenica"», fa notare il sindacato in un comunicato odierno.
L'organizzazione, «insieme all'Associazione Ticinese dei Giornalisti (ATG), si assicurerà dell'indipendenza editoriale della nuova testata», continua. A «preoccupare», più in generale, è la «crescente concentrazione» della proprietà editoriale in Ticino.
A lasciare perplesso il sindacato è poi il piano di sostenibilità della nuova testata che sarà approntato dalla proprietà, la Società editrice del Corriere del Ticino. «Non è neanche chiaro cosa farà l'editore per rendere il nuovo giornale domenicale più redditizio di quanto non sia stato finora "il Caffè"», scrive l'organizzazione. «impressum invita il nuovo proprietario a fornire al più presto informazioni trasparenti su questi punti», continua.
impressum esprime però anche parole di cauto apprezzamento per le garanzie date in materia di conservazione dei posti di lavoro: «La Società editrice del Corriere del Ticino ha annunciato di voler assumere l'intera redazione, che, in futuro, lavorerà per il nuovo giornale domenicale "la Domenica"», scrive. «impressum è lieta che i posti di lavoro saranno mantenuti. Insieme alla sua sezione ATG, impressum si aspetta che con questa promessa tutti i posti di lavoro per i giornalisti saranno conservati a lungo termine», aggiunge.