Negli Stati Uniti gli immunizzati possono nuovamente circolare a viso scoperto. Il tema sta tenendo banco.
Gli esperti tuttavia invitano alla prudenza. Garzoni: «Trovata promozionale». Franco Denti: «Usiamo la testa. Ho visto scene che mostrano una preoccupante mancanza di buon senso»
LUGANO - Mascherina sì oppure no? C'è una specie di cortocircuito che riporta d'attualità quella che era una delle domande cardine a inizio pandemia. Potrebbe però essere la chiusura del cerchio. Perché a chiedersi se indossare ancora il dispositivo di protezione sono coloro che ormai sono vaccinati e quindi immuni al virus.
Gli Stati Uniti in questo senso hanno fatto da apripista. Ma anche in Svizzera ci si interroga sull'utilità della mascherina per chi ha ricevuto il vaccino. Più cauto il mondo scientifico, che invita alla prudenza.
Di questo ultimo avviso è anche il presidente dell'ordine dei medici Franco Denti. «È ancora troppo presto per abbandonare la mascherina», spiega. Il motivo? «Non abbiamo ancora terminato la campagna di vaccinazione di massa. Apriremo a fine giugno l'iscrizione per gli over 16. Probabilmente si potrà dire vaccinata tutta la popolazione che vuole farlo non prima dell'estate inoltrata».
«Non creiamo situazioni pericolose» - Per Denti proteggersi ora, anche se si è vaccinati, è una forma di rispetto: «Sappiamo che con il richiamo siamo protetti anche dalla possibilità di essere vettori. Non è questo il punto. Negli incontri quotidiani, non possiamo sapere chi è protetto dal vaccino e chi non lo è. Favorendo l'abbandono della mascherina da parte dei vaccinati, il rischio è di creare situazioni pericolose - aggiunge -. Se ci incontrassimo solo tra vaccinati è chiaro che la mascherina potrebbe essere un surplus. Non è così e, per rispetto del prossimo, almeno per il momento dobbiamo continuare a portarla».
«Una trovata promozionale» - Dello stesso avviso l'infettivologo Christian Garzoni: «Quella degli americani sembra un po' una campagna che mira a promuovere il vaccino. Ma dobbiamo fare attenzione. Chi è vaccinato - spiega -, corre un rischio minore - circa del 95% -, di trasmettere il virus e di ammalarsi, ma questo rischio non è pari a zero. Non credo che la Svizzera arrivi a tanto per invogliare le persone a vaccinarsi. Quindi la prudenza vuole che per il momento l'utilizzo della mascherina non venga meno».
«Usate il buon senso» - L'invito, ancora una volta, è a usare la testa oltre che la mascherina: «Le norme da rispettare ormai le conosciamo tutte. Dobbiamo avere buon senso - conclude Denti -. Questo weekend, la cellula sanitaria dello Stato Maggiore ha ricevuto una foto di Bellinzona che mostra come questo buon senso non ci sia». «È vero che a 20 anni ci si possa sentire immortali e padroni del mondo. Ma ricordiamoci che in ospedale abbiamo, per fortuna pochi, anche dei 40enni. Pensiamoci bene».