C`è chi si impegna quotidianamente per donare agli animali una vita dignitosa.
È tutta questione di sensibilizzazione. Questa è la battaglia di AnimaLife Ticino
AGNO - La cura e l’attenzione verso il prossimo sono aspetti davvero importanti nella vita di ognuno di noi, e ancor più lodevoli sono quelle premure riservate ad altri esseri viventi bisognosi. Lo sa bene Nash Pettinaroli, presidente dell’associazione AnimaLife di Agno, che ogni giorno — pur facendo nella vita il bibliotecario — risponde alle richieste d’aiuto degli animali o di chi ha bisogno per salvarli.
Come è nata la sua passione per gli animali?
«Non ho una storia precisa su questo: sono cresciuto in un contesto di campagna - vivevo con galline, mucche e capretti - dove mi è stato insegnato a rispettarli, ma dove ho anche iniziato a intuire la violenza a loro riservata. Il momento scatenante è stato quando ho visto un articolo inerente a un volontario arrestato perché aveva cercato di salvare dei cani. In questo modo sono entrato in punta di piedi nel mondo del volontariato. Nel 2013 ho deciso di creare la mia associazione, AnimaLife, e sono diventato vegetariano».
Come opera AnimaLife?
«Questa associazione non è nata per le adozioni, ma per occuparsi degli animali a livello legislativo e per fare divulgazione di informazione».
Che tipo di iniziative portate avanti?
«Siamo molto attivi per la protezione dei grandi predatori. Nel 2013 abbiamo organizzato due manifestazioni contro l’uccisione dell’orso M13. Abbiamo inoltre iniziato una battaglia che portiamo tuttora avanti per salvare il lupo. Stiamo anche lottando contro l’eutanasia su animali sani, che in Svizzera è ancora concessa. Questi sono i due temi a me più cari insieme alla sensibilizzazione in generale».
Ha scritto anche un libro proprio su questi temi.
«Sì, ho scritto un libro, frutto della mia tesi di laurea in etologia relazionale e in seguito alla proposta di un editore ticinese ora sto lavorando per pubblicarlo. In questo studio ho affrontato la correlazione tra l’esposizione dei bambini alla violenza sugli animali e la conseguente violenza interpersonale in età adulta. Gli spettacoli che li coinvolgono, come ad esempio il circo, creano nel bambino un fenomeno che prende il nome di “erosione empatica”, che fa sembrare al bambino questo maltrattamento una normalità. A mio avviso è un tema molto importante e spero di sensibilizzare il maggior numero di persone possibile poiché è poco diffuso».
Quali pensa siano le azioni che nel nostro piccolo possiamo fare per aiutare gli animali?
«Credo che, anzitutto a livello alimentare, sarebbe importante iniziare a eliminare anche solo un giorno a settimana carne e pesce. Poi cercare di capire che, in quanto esseri umani, non siamo superiori a nessuno: ogni essere vivente ha una sua propria intelligenza. Che gli animali non facciano ciò che facciamo noi non significa che siano stupidi: voglio vedere un umano costruire un formicaio o un alveare! Anche gli animali domestici sono una responsabilità: non adottiamoli se non siamo sicuri di potercene prendere cura. Penso che non dobbiamo essere antropocentrici ma biocentrici, e quindi consapevoli che siamo parte di qualcosa. Basta poco».
La cagnolina Gioia salvata in Valle Maggia
La priorità di AnimaLife è che nessun animale venga mai abbandonato o dimenticato. Gioia è una piccola cagnolina da poco adottata e arrivata molto impaurita: scappata dalla sua nuova casa, è stata avvistata — dopo giorni di angoscia — su uno spuntone di roccia. Si è così mobilitata una spontanea ricerca da parte di volontari ticinesi e non solo: «Ci tengo molto a ringraziare chi si spende con questo impegno per la ricerca di un animale», sottolinea Nash Pettinaroli. AnimaLife, sempre pronta a rispondere alle richieste di aiuto, ha permesso il finanziamento di un elicottero e di un visore termico, indispensabile alla ricerca. Gioia è stata ritrovata e messa in sicurezza nella notte del 28 aprile, a dimostrazione del fatto che l’unione fa sempre la forza: «In queste situazioni non pensiamo a nient’altro, siamo tutti focalizzati su una creatura in difficoltà», conclude il presidente di AnimaLife.