Sarà possibile per chi è residente entro sessanta chilometri dalla frontiera, secondo il senatore Alfieri
Il rappresentante del Pd ha affidato la notizia a Facebook. L'ordinanza entra in vigore già oggi. «Sono molto contento di questo risultato che è importante per il nostro commercio»
COMO / VARESE - «I cittadini svizzeri, residenti entro i sessanta chilometri dal confine, potranno venire in Italia senza doversi sottoporre al tampone. È un risultato al quale ho lavorato molto e che finalmente dà il giusto respiro all'economia di frontiera. Ringrazio il Ministro della salute per la collaborazione dimostrata».
È questo il messaggio che nel tardo pomeriggio di oggi il senatore varesino del Partito democratico (Pd), Alessandro Alfieri, ha affidato a Facebook. Una misura che riguarda le trasferte in territorio italiano fino a sessanta chilometri dalla propria residenza e per un massimo di ventiquattro ore, così come veniva chiesto dallo stesso senatore e dalla deputata comasca Chiara Braga in uno scritto al ministro Roberto Speranza. Uno scritto in cui si sottolineava che l'obbligo di presentare un test Covid negativo «è una limitazione che fa sentire i suoi effetti più pesanti soprattutto nelle aree adiacenti ai confini». Si tratta, in sostanza, del ritorno della libera circolazione nella fascia di confine. E vale anche per i cittadini italiani «che potranno entrare in Svizzera con le stesse modalità».
L'ordinanza - spiega ancora Alfieri - entra in vigore già da oggi, nel momento in cui giungerà ai posti di frontiera. «Sono molto contento di questo risultato che è importante per il nostro commercio, i servizi e per chi ha affetti che oltrepassano il confine. Non é stato facile, fino a ieri notte ho lavorato insieme ai tecnici del Ministero e l'obiettivo è stato raggiunto per il bene del nostro territorio».
Lo scorso 16 maggio l'Italia aveva riaperto le frontiere al turismo straniero, ma solo se in possesso di un test Covid negativo. Obbligatorio per tutti già a partire dai due anni. Da subito i ticinesi hanno preso d'assalto le farmacie per sottoporsi al test rapido.
La misura del test, secondo quanto comunicato dal senatore Pd, non vale quindi più per la fascia di confine. Ma resta in vigore per viaggi e trasferte nel resto d'Italia. Per recarsi invece nella “zona franca” di confine, è comunque ancora necessario compilare il Passenger Locator Form, ossia il modulo di tracciamento dei viaggiatori dell'Unione europea.
Tutta l'Italia senza quarantena al rientro - Se al momento la Puglia e la Campania rientrano ancora in regioni considerate a rischio, e quindi con obbligo di quarantena al rientro in Svizzera, la situazione cambierà a partire da mezzanotte: l'elenco dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) che entra in vigore domani 3 giugno non comprende infatti più nessuna regione italiana.