Nella vita fanno altro. Nel tempo libero gestiscono "Libri da rileggere".
Una libreria che basa interamente il suo catalogo sull'usato. Obiettivo: diffondere l'amore per la lettura.
MENDRISIO - Libri da rileggere è gestita da Graziella, sarta e libraia da oltre un decennio, e Pamela, docente d'italiano e lettrice onnivora. Vi si trovano solo libri usati venduti a un prezzo simbolico, unendo la passione per la lettura all’attenzione alla sostenibilità.
Quando e come è nata l’idea di questo progetto?
«Un giorno mi sono imbattuta in una piccola libreria dell’usato che vendeva libri per pochi franchi e ha pensato che permettere a tutti l’accesso ai libri e di ridare vita a quelli già letti fosse un’idea bellissima. La libreria è nata nel 2009: dopo i primi tre anni si è stabilita nell’attuale sede in via Agostino Maspoli 67 a Mendrisio».
Come sono stati i primi tempi di apertura?
«All’inizio non è stato facile: ho cominciato a raccogliere i volumi con fatica dicendomi che arrivata a 10'000 esemplari avrei finalmente aperto le porte del mio posto felice, e così è stato. Oggi abbiamo tantissimi libri, abbiamo perso il conto perché lavoriamo senza alcun ausilio informatico: il catalogo varia di giorno in giorno».
In che modo avete nutrito il vostro catalogo?
«Generosità e desiderio di condivisione sono i valori che permettono alla libreria di continuare a vivere. I libri provengono tutti da donazioni: la gente è felice di collaborare al nostro progetto e di offrire ad altri la possibilità di leggere i libri che non desiderano tenere; ovviamente molti clienti ci portano i propri libri perché grati di poter a loro volta acquistarne altri per poco».
L’accessibilità dei prezzi gioca dunque un ruolo fondamentale per voi.
«Fin dall’inizio l’idea è stata quella di vendere libri usati a prezzi il più bassi possibili, al costo che ci permettesse di coprire le spese, entrambe abbiamo infatti il nostro lavoro e ci dedichiamo alla libreria nel tempo libero. La missione che persegue la libreria è la stessa che la accompagna dalle origini: ridare vita ai libri già letti, diffondere l’amore per la lettura e i libri, permettendo a tutti di poterli acquistare a prezzi accessibili».
Da dove viene l’idea di dare una seconda vita ai libri?
«Siamo molto attente al recupero in generale: ci piacciono gli oggetti rinati, ai quali si offre una seconda possibilità. Amiamo le infinite storie che gli oggetti e i vecchi libri portano con sé e l’unicità che li caratterizza».
Come vi definite rispetto alle altre librerie del territorio?
«Libri da Rileggere non è in concorrenza con le librerie “tradizionali”, offre semplicemente un servizio diverso. Si trovano libri fuori catalogo, prime edizioni, vecchie edizioni economiche, bestseller passati, vecchi ricettari delle nonne, testi specialistici: c’è davvero di tutto. Per un lettore forte che legge due libri a settimana non è possibile acquistare solo libri nuovi, ed ecco perché una realtà come Libri da Rileggere funziona».
Che tipo di clienti avete?
«Spesso frequentatori abituali di librerie, bibliofili, cacciatori di rarità, giovani che devono amministrare in modo oculato la propria paghetta, famiglie, anziani, scrittori e artisti locali, ma anche professori in cerca di edizioni fuori commercio e così via. Da quando abbiamo aperto un account Instagram siamo riusciti a portare anche molti giovani tra i nostri scaffali».
La sfida: andare alla ricerca del titolo perfetto
«Cerchiamo sempre di proporre nuove iniziative, come Il Club del Libro a Sorpresa» affermano le due responsabili. Proposto da Pamela e subito accettato da Graziella, l’idea si ispira a quella avuta da un libraio scozzese. «Si tratta di un abbonamento annuale grazie al quale i soci ricevono un libro al mese direttamente a casa propria. Cerchiamo di essere attente agli interessi dei soci: al momento dell’iscrizione chiediamo d'indicare alcuni interessi, così da recapitare un libro che possa stupire ma allo stesso tempo rispondere ai gusti personali di ciascuno. Ogni mese ci troviamo a cercare il libro perfetto per ognuno dei soci: è sempre un momento di grande emozione. In modo da garantire una certa qualità nella scelta abbiamo limitato a 100 il numero degli iscritti. Al momento il club è pieno, ma c’è un continuo ricambio perché ogni mese scadono abbonamenti, permettendo così a nuovi soci di aderirvi»