Il procuratore ha definito l'accusa di spionaggio economico qualificato come l'«atto più grave» commesso dall'imputato.
L'MPC ritiene che l'ex consulente sia colpevole di violazione del segreto di fabbrica o commerciale, di spionaggio economico nonché di sfruttamento d'informazioni privilegiate.
BELLINZONA - Cinque anni di reclusione, dai quali verranno tolti i 14 giorni di detenzione preventiva già scontati: è questa la richiesta di pena pronunciata oggi dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) nei confronti dell'ex consulente e manager Hans Ziegler.
Nel suo intervento durato cinque ore al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona, il procuratore ha definito l'accusa di spionaggio economico qualificato come l'«atto più grave» commesso dall'imputato.
L'MPC ritiene che Ziegler sia colpevole di violazione del segreto di fabbrica o commerciale, di spionaggio economico nonché di sfruttamento di informazioni privilegiate. Secondo l'atto d'accusa, l'imputato deve pure rispondere di corruzione.
Il secondo imputato, l'ex direttore di una società internazionale di consulenza, che è dispensato dal comparire in tribunale per motivi di salute, è accusato di violazione del segreto di fabbrica o commerciale, di spionaggio economico nonché di corruzione nei confronti di privati cittadini.
Nei suoi confronti l'MPC chiede una pena di 28 mesi di reclusione, di cui 14 da scontare e 14 differiti con un periodo di prova di due anni.