All'ex postribolo Monnalisa era in corso un'esercitazione "top secret" dei corpi scelti
L'addestramento si è svolto all'interno dell'immobile, nei locali del ristorante. Cosa è andato storto? L'ipotesi dell'errore umano
CADENAZZO - Le forze speciali dell'esercito svizzero sono abituate alle esercitazioni estreme. Scenari atomici, apocalittici, attentati terroristici. Ieri sera, invece, hanno scelto una location "a luci rosse" e qualcosa è andato storto. Il disastro è successo per davvero.
Attorno alle 22 all'interno dell'ex postribolo Monna Lisa a Cadenazzo sono divampate le fiamme: oggi la Polizia cantonale ha confermato in una nota che l'incendio, divampato nella zona nord dell'edificio e poi propagatosi al bosco soprastante, è stato causato dai militari nel corso dell'addestramento notturno.
L'ex postribolo, ceduto all'asta nel 2019 alla banca Raiffeisen, è utilizzato dall'esercito e dalla Polizia cantonale. Le esercitazioni avvengono «abbastanza regolarmente» fa sapere la portavoce dell'esercito Delphine Allemand. Nei giorni scorsi, in particolare, si è svolto sul posto un addestramento delle Forze Speciali. L'incidente è avvenuto all'interno di quello che un tempo era il ristorante del postribolo.
Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta della Giustizia militare, l'ipotesi è che alcuni dei macchinari impiegati nel corso dell'esercitazione abbiano causato lo scoppio del rogo. Gli inquirenti stanno valutando le cause, e la possibilità di un errore umano. Sulla tipologia di esercitazione «non forniamo dettagli per ragioni di segretezza» spiega Allemand.
Le Forze Speciali sono un corpo scelto dell'Esercito svizzero con sede a Isone, al comando del colonnello Nicola Guerini. Selezionate con test rigidissimi, sono note per l'addestramento ferreo e sono specializzate nella protezione dei civili, esplorazioni speciali, soccorso e rimpatrio di cittadini svizzeri all'estero.
Un livello d'intervento che richiede un addestramento continuo. In passato però, le esercitazioni sul Monte Ceneri e dintorni hanno causato non pochi interventi anche da parte dei "colleghi" della Polizia e dei Vigili del fuoco. Nel gennaio 2020 un'esercitazione con mine anti-uomo ha causato un incendio di grosse dimensioni sul Monte Tiglio.
Nel dicembre 2018 un altro incendio era scoppiato nella zona a uso dell'esercito in val Sardena, sopra Isone. Le fiamme avevano divorato ben 27 ettari di bosco e pascolo. Per fortuna in entrambe le occasioni, così come ieri sera a Cadenazzo, non ci sono stati feriti. «Ora attendiamo l'esito dell'inchiesta per capire cosa non ha funzionato» conclude Allemand.