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LUGANOPubliBike, fra batterie scariche e lucchetti forzati

02.07.21 - 08:18
Il servizio di biciclette condivise è oggetto di lamentele per vandalismi e scarsa manutenzione.
Ti Press/lettore tio.ch/20minuti
PubliBike, fra batterie scariche e lucchetti forzati
Il servizio di biciclette condivise è oggetto di lamentele per vandalismi e scarsa manutenzione.
«Qualche inconveniente può capitare, occorre segnalarli al servizio clienti e si viene rimborsati», spiega il coordinatore per il Luganese Fabio Schnellmann.

LUGANO - Biciclette elettriche che non funzionano perché la batteria è scarica. Lucchetti che rendono complicato (e più costoso) posteggiare i mezzi. Vandalismi e scarsa manutenzione che comportano rischi per l’utenza. Sarebbero numerosi i disservizi constatati negli ultimi tempi usufruendo della rete PubliBike a Lugano. «Trovo questo servizio molto interessante per spostarsi in città, ma pagare per qualcosa che non funziona non mi sembra giusto», racconta una donna che usa spesso queste biciclette condivise. 

La sua esperienza, ultimamente, è infatti stata parecchio negativa: «A causa di un lucchetto difettoso, la conclusione del tragitto non è stata registrata e mi è arrivata una stangata di 25 franchi per una corsa breve», racconta. Il culmine: la perdita di un pedale mentre si trovava nel bel mezzo del traffico luganese. Un altro fruitore racconta invece di aver preso un'e-bike con la carica all'89% a Melide e di essere rimasto a piedi già a Maroggia.

Inconvenienti che capitano - Ma la situazione è davvero così “catastrofica”? «Naturalmente qualche disservizio più capitare. E se succede occorre contattare il servizio clienti, in modo che l’addebito venga stornato. Cosa che sicuramente, in caso di errore, viene fatta», spiega Fabio Schnellmann, coordinatore del sistema di Bike sharing del Luganese. Un servizio che conta circa 1'000 utilizzi giornalieri e che da qualche settimana è sbarcato anche nel Mendrisiotto

Lucchetti ora più resistenti - I problemi riscontrati ai lucchetti avrebbero però un’altra origine, secondo Schnellmann: «Più volte sono stati forzati in modo da usare le bici senza essere registrati. Agendo così, i lucchetti potrebbero rimanere difettosi e non chiudersi più come si deve. Per questo, di recente, abbiamo deciso di sostituirli con un tipo più performante e resistente. Una sorta di antifurto, insomma».

Il problema delle batterie - Il coordinatore punta quindi il dito sugli atti di vandalismo - «comunque casi isolati e in linea con quanto avviene nel resto della Svizzera» - piuttosto che su una scarsa manutenzione: «Abbiamo tre unità e mezzo che si occupano della manutenzione delle biciclette e di girare fra le 97 stazioni sparse sul territorio per sostituire le batterie delle 360 biciclette elettriche disponibili (la metà del totale)». Quando la carica della batteria è inferiore al 30%, infatti, non è teoricamente più possibile noleggiare la bicicletta. Ma un controllo prima di partire è comunque doveroso.

Manutenzione perenne - «Quando invece è necessaria una riparazione - prosegue Schnellmann -, principalmente a causa di un foratura, portiamo le bici presso l’ex sede della Posta di Viganello, dove abbiamo l’officina». Ma naturalmente dappertutto, in un batter di ciglio, non si può arrivare. L’invito è quindi quello di trattare queste biciclette in modo adeguato, affinché chi la utilizza dopo non si ritrovi con una bici danneggiata o, peggio ancora, resti a piedi.

Primi minuti gratuiti? - Considerato però che non è possibile escludere al 100% un disservizio, non si potrebbe prevedere un breve lasso di tempo iniziale gratuito? In modo che se una bicicletta avesse dei problemi, il suo utilizzo non verrebbe fatturato. «Premesso che ci sono già abbonamenti che comprendono una prima mezz'ora gratuita, effettivamente potrebbe essere un’idea per l’utilizzatore occasionale. Ma essendo allineati con il tariffario al resto della Svizzera, è una riflessione che andrebbe fatta a livello nazionale», conclude Schnellmann.

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COMMENTI
 

cle72 3 anni fa su tio
In altre città vedi Zurigo di usano i monopattini, con meno manutenzione e possibilità di fare danni (vandalismi) pensare la stessa cosa a Lugano?
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