La clinica Moncucco si dice pronta a venire incontro ai colleghi di Locarno.
Un aiuto che, allo stato attuale sarebbe impedito «da una decisione dei precedenti amministratori e da un ordine della Pretura di Locarno»
LUGANO / LOCARNO - In merito al rischio di mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti della Santa Chiara, ci sarebbe un'offerta di aiuto. Esprimendo «tutto il suo sconcerto per la situazione che si è venuta a creare», la clinica luganese Moncucco si dice infatti «pronta ad intervenire per aiutare la Santa Chiara e i suoi collaboratori».
Un aiuto che, tuttavia, allo stato attuale sarebbe impedito «da una decisione dei precedenti amministratori, che si rifiutano di collaborare con chi oggi rappresenta l’azionista di maggioranza, e da un ordine della Pretura di Locarno», precisa oggi una nota stampa dell'ospedale di Lugano.
L’azionista di minoranza Swiss Medical Network (SNM), si legge nel comunicato, ha presentato un’istanza e ottenuto dalla Pretura di Locarno «una misura supercautelare che mantiene i diritti di firma dei due amministratori attuali e fa loro divieto di collaborare in qualsiasi modo con la Clinica Moncucco».
Una procedura, questa, «piena di pericoli anche per la Clinica Santa Chiara, nella quale l’azionista di minoranza (6% dei voti) chiede e ottiene un provvedimento in apparenza contro la Clinica stessa, rappresentata da amministratori con i quali però è in evidente accordo, escludendo la maggioranza (quasi il 94% dei voti) dal potersi esprimere davanti al giudice e finora perfino dal diritto di prendere conoscenza dell’istanza presentata da SMN», prosegue la nota.
La Clinica Moncucco deplora ancor più «l’agire degli attuali amministratori della Clinica Santa Chiara e dei loro rappresentati legali, i quali potrebbero sbloccare la situazione in poco tempo, riconoscendo la legittimità degli amministratori di recente nomina, favorendo così un periodo di cogestione che permetterebbe di pagare i salari ed avviare il processo di ricapitalizzazione senza il quale il futuro della Santa Chiara non potrà in nessun modo essere garantito».