Quello luganese sarà il polo produttivo più importante del Gruppo e occuperà un'area di 43mila metri quadrati.
Dal 2022 il nuovo centro produrrà 240 milioni di dosi terapeutiche all'anno e darà lavoro a oltre 250 persone. Il presidente dell'azienda farmaceutica: «La pandemia non ci ha fermato. Noi ci siamo. E il quartiere sostenibile CorPharma è il nostro messaggio».
LUGANO - Non fermarsi. Crescere, cambiare, evolvere senza mai smettere di esserci. È questo il messaggio lanciato oggi da IBSA, multinazionale farmaceutica con un fatturato di 700 milioni di franchi svizzeri, 2'000 collaboratori dislocati in 20 filiali nel mondo, a Lugano durante la presentazione del suo progetto CorPharma, il «nuovo distretto sostenibile» che sorgerà sul comparto del Pian Scairolo e per il quale la multinazionale investirà 150 milioni di franchi. «La situazione pandemica non ha fermato la volontà dell’azienda d'investire», afferma Arturo Licenziati, presidente, CEO e fondatore di IBSA. «Noi ci siamo: è infatti il messaggio che lanciamo oggi, una promessa che si concretizza anche attraverso il grande progetto di sviluppo del quartiere sostenibile CorPharma».
Il polo produttivo più importante - Un distretto industriale che occuperà un’area complessiva di 43'000 metri quadrati e in cui troveranno spazio la sede della Direzione Generale, le Fondazioni, Direzione Commerciale e Ricerca e Sviluppo. «Diventerà di fatto il polo produttivo più importante di IBSA», spiega Antonio Melli, direttore finanziario del Gruppo. «Con questo distretto si creano i presupposti per continuare a sviluppare non solo il business, ma anche per perseguire l’obiettivo di offrire migliori condizioni di lavoro e nuove opportunità alle nostre persone e alle loro famiglie».
Sostenibilità - Il primo nato è lo stabilimento produttivo del COSMOS. Grande come tre campi di calcio, occupa una superficie di 16'200 mq ed è lo stabilimento più grande del Gruppo. «Abbiamo dedicato molta attenzione alla sostenibilità dei materiali, enfatizzato il verde come elemento preponderante nell’ottica di favorire la conservazione della biodiversità degli spazi naturali con la coltura di erbe medicinali autoctone», precisa l'architetto Crhistophe Direito. «Tutto sarà a disposizione della comunità locale: un asilo nido e scuola materna, luoghi dedicati al tempo libero, al gioco, alle attività ludiche e creative, spazi per la formazione e la cultura».
250 impieghi - Efficienza e ottimizzazione, qualità e precisione guideranno l’attività dello stabilimento che partirà con tre linee di produzione a pieno regime all’inizio del 2022 con la produzione degli ormoni tiroidei e a un ritmo che genererà 240 milioni di dosi terapeutiche all’anno, impiegando per tutte le produzioni presenti nel sito oltre 250 persone. «COSMOS non è solo un luogo di produzione. È innovazione, avanguardia tecnologica e produttiva, grande competenza delle persone che operano al suo interno», precisa Enrico Gasperotti, responsabile degli stabilimenti produttivi di IBSA. «La ristrutturazione dell’edificio è stata improntata all’assoluta modernità: le linee produttive sono gestite da sistemi tecnologicamente avanzati, automatizzati e interconnessi, secondo i più recenti requisiti d'industria 4.0».