Circa 500 cimeli storici della Posta sono ora esposti al pubblico presso Galleria Baumgartner di Mendrisio.
L'apertura del museo è stata possibile grazie a Peter Lüthi, che ha lavorato per oltre 30 anni alla Posta, raccogliendo oggetti di ogni tipo.
MENDRISIO - È stato inaugurato ufficialmente oggi, a Mendrisio, il “Museo dei ricordi”. Dedicato alle PTT (Poste – Telefoni – Telegrafi), al primo piano della Galleria Baumgartner (GB), il museo ticinese ospita un’ampia raccolta di oggetti, apparecchi e documenti che hanno fatto la storia della Posta e non solo. La gran parte di essi si sono salvati grazie alla passione di un funzionario affezionato alle cose del passato.
Un museo per non dimenticare - Con l’apertura di questo museo la Galleria Baumgartner rende omaggio alle PTT. Gran parte del materiale esposto proviene dalla Posta centrale di Lugano, dove per oltre 30 anni ha lavorato Peter Lüthi, da sempre appassionato di cimeli e storie postali. «Sono grato alla Posta, che è stata il mio datore di lavoro dal 1978 al 2019: nel tempo, oltre a ricordi ed esperienze di vita, ho raccolto e salvaguardato dal macero molta oggettistica postale. Quando il deposito presso l’ex-palazzo delle PTT di via della Posta a Lugano ha dovuto essere sgomberato, un entusiasta Kurt Baumgartner ha creduto in un progetto museale dedicato, ridando vita negli spazi della Galleria ad una collezione che ha molto da raccontare» afferma emozionato Lüthi.
Circa 500 oggetti di ogni genere - L’esposizione annovera circa 500 oggetti dei tempi passati, che sono ora conservati restaurati e accessibili ai visitatori. La raccolta comprende apparecchi, documenti, fotografie, uniformi, biciclette, mezzi di trasporto e di comunicazione, e gli oggetti sono raggruppati per tematica, dal telegrafo alla telefonia, dalla spedizione alla distribuzione degli invii, dall’archiviazione sino al trasporto delle persone: attività che hanno fatto la storia dell’azienda federale.
Il passato per il futuro - «È stato un lavoro interessante e gratificante catalogare e descrivere ogni oggetto. Siamo coscienti che una raccolta di questo genere non sarà mai del tutto completa, ma è un inizio per continuare nella ricerca di nuovi reperti da conservare per le future generazioni. Già oggi alcuni pezzi esposti attirano l’attenzione dei giovani visitatori che non conoscono il funzionamento e l’uso di apparecchiature che venivano impiegate nei decenni passati», rivela Kurt Baumgartner, Direttore della Galleria Baumgartner, e per quasi 25 anni Presidente del Circolo Filatelico del Mendrisiotto.
Una storia di cui andare fieri - «Un museo non è solo un luogo della memoria, ma anche di apprendimento e riflessione. L’iniziativa ripercorre le principali tappe di una storia di successo e costante evoluzione al servizio della popolazione e del Paese. Una storia di cui andare fieri, e sulla quale costruire fiduciosi la Posta di domani, un’istituzione che continuando a evolvere – come evidente dalla sua storia qui tanto bene rappresentata – continui a sostenere il futuro sviluppo della Svizzera», evidenzia invece il Direttore generale Roberto Cirillo, cresciuto a pochi chilometri da Mendrisio, e che ha frequentato il Liceo Cantonale di Mendrisio, non lontano della Galleria Baumgartner.
La Galleria Baumgartner di Mendrisio
Con una superficie complessiva di 2’320 m2, 2’540 metri di binari e 3’000 oggetti d’esposizione della collezione Baumgartner e di altre collezioni private e aziendali, la GB – con il suo marchio registrato in omaggio alla gloriosa Gotthard Bahn – è dal 2000 un apprezzato luogo d’incontro per appassionati collezionisti e costruttori di modelli ferroviari. Una carrellata particolarmente ampia e unica nel suo genere, che affascina un pubblico internazionale e che da oggi inaugura ufficialmente il primo e unico museo postale d’ispirazione ticinese.