La celebrazione presieduta dal vescovo Lazzeri ha avuto luogo nella Chiesa di San Nicolao a Besso
Nella sua omelia ha esortato «a vedere chiaro anche nell'oscurità»
LUGANO - Era il 2019, quando sul passo del San Gottardo si teneva la ventesima messa del Primo agosto celebrata in vetta dal vescovo di Lugano. Poi è arrivata la pandemia, e l'anno scorso il tradizionale ritrovo non aveva avuto luogo.
Ma nemmeno quest'anno: questa mattina la messa del Primo agosto è infatti stata celebrata alla Chiesa di San Nicolao a Besso. La Diocesi di Lugano ha scelto questa alternativa, in quanto si tratta di un periodo che impone ancora cautela nella pianificazione di grandi eventi, come comunicava nelle scorse settimane.
E così stamani la celebrazione presieduta dal vescovo Lazzeri ha avuto luogo in uno scenario più intimo e raccolto. Ma è anche stata trasmessa in diretta televisiva dalle tre reti televisive nazionali.
«Ci aiuti san Nicolao, nonostante tutte le preoccupazioni che ci possono assediare, a non rinunciare a quella densità di vita che ha saputo richiamare ai suoi contemporanei, in un momento cruciale per il patto federale, di cui siamo gli eredi» ha detto il vescovo, nella sua omelia per il Primo agosto. «Non mancano nella nostra storia i segni per vedere chiaro anche nell’oscurità. Il Signore ci dia la grazia di saperli leggere e di credere. Cerchiamo in lui il nutrimento che dura per sempre: quel Bene indistruttibile, inesauribile, gratuito e sovrabbondante, da ricevere ogni giorno e da condividere con tutti, nella libertà e per amore».