Con la morte del sindaco Borradori, tra le mura di Palazzo Civico è previsto un inevitabile rinnovo
Il movimento di Via Monte Boglia ha inoltre perso un rappresentante che godeva di un ampio consenso traversale
LUGANO - Con la morte di Marco Borradori, la Lega dei Ticinesi ha perso un altro pezzo. Un rappresentante che godeva di un ampio consenso trasversale e che - come lo definisce laRegione - era «un gentleman della Lega “urlata”».
E la Città di Lugano ha perso il suo sindaco. Sono pertanto inevitabili i rinnovi entro le mura del Palazzo Civico. Cosa accadrà dunque? Innanzitutto sarà necessario completare il Municipio: alle elezioni dello scorso aprile, il primo subentrante della lista Lega-UDC era Tiziano Galeazzi. Toccherà quindi a lui accettare o meno l'incarico. In caso, il secondo subentrante sarebbe Alain Bühler.
Per quanto riguarda il sindacato, temporaneamente il ruolo sarà ricoperto dal vice Michele Foletti. Ma sarà poi un'elezione a decidere chi assumerà la carica: potranno candidarsi unicamente i membri dell'Esecutivo comunale. E qualora non vi fossero candidature, l'elezione avverrebbe in forma tacita. Il sindacato resterebbe quindi in mano alla Lega, con Foletti.
Un altro pezzo della Lega - Il movimento di Via Monte Boglia ora ha perso Borradori. Ma negli ultimi anni si è dovuto confrontare anche con altre perdite di peso: il 7 marzo del 2013 ci fu il decesso di Giuliano Bignasca. Lo stesso anno morì anche Michele Barra, che entrò nel Governo ticinese al posto di Borradori. Lo scorso marzo ci fu invece la scomparsa di Attilio Bignasca. Senza dimenticare poi la morte di Flavio Maspoli (2007), Mauro Malandra (2016) e Silvano Bergonzoli (2019). Anche sul fronte della Lega si attendono quindi «inevitabili rinnovi».