Il presidente dei ristoratori si sfoga dopo la decisione del governo sul certificato vaccinale
«Misura perniciosa». Dal settore della ristorazione il grido di rabbia contro Berna: «Terrapiattisti!»
MORCOTE - «Terrapiattisti e virusfobici». Non usa mezzi termini - come sempre - il presidente di Gastroticino Massimo Suter, che punta il dito contro il consiglio federale dopo la conferenza stampa di oggi. L'obbligo - ormai quasi certo - del certificato vaccinale per ristoranti e bar non va giù all'associazione di categoria.
«Una decisione decisamente perniciosa che non ha alcun supporto scientifico» ha sbottato nel pomeriggio Suter su Facebook. La misura - che riguarda in realtà anche musei, teatri, cinema, palestre e altre attività al chiuso - secondo l'organizzazione dei ristoratori causerebbe «una riduzione della capacità ricettiva del 45 per cento».
Il grido di rabbia del "sanguigno" direttore non è certo il primo, come sottolinea lo stesso post. «Per la terza volta siamo in balia degli eventi, e si colpisce l'unico settore che ha un piano di protezione a differenza di altri». Lo sfogo in particolare è contro «il settore delle vendite e le case anziani», ma Suter ne ha anche per il trasporto pubblico: «Abbiamo lo stesso numero di clienti giornalmente, ma loro niente. Perché? Due pesi e due misure».