Tra i principali cambiamenti si conta l'introduzione dell'obbligo formativo fino ai 18 anni
Sul fronte delle misure anti-coronavirus, nelle prime due settimane scolastiche resta l'obbligo di mascherina
BELLINZONA - Le scuole ticinesi ripartono il prossimo lunedì 30 agosto. E si tratta di una ripartenza all'insegna della normalità. O quasi. Infatti, durante le prime due settimane sarà mantenuto l'obbligo di mascherina, sia per gli allievi (questo non vale nella scuola dell'infanzia e alle elementari) sia per i docenti. Poi - se la situazione epidemiologica lo permetterà - tale obbligo sarà revocato: in aula i ragazzi delle medie non dovranno più indossare la mascherina. E nemmeno i docenti e gli allievi del post-obbligatorio vaccinati o guariti dal Covid.
«Lo scorso anno le scuole ticinesi hanno funzionato per tutto l'anno» ha detto questa mattina in conferenza stampa il consigliere di Stato Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS). «Deve succedere anche quest'anno, con le misure più efficaci». E tra le misure quest'anno si conta anche il vaccino. Per questo motivo, Bertoli ha rinnovato l'appello a farsi vaccinare.
Classi più piccole - Per il nuovo e imminente anno scolastico non si parla soltanto di coronavirus, ma anche di tutta una serie di novità volte «a migliorare la scuola» come ha sottolineato il direttore del Decs. In primis si conta il miglioramento delle condizioni quadro d'insegnamento e apprendimento nella scuola dell'obbligo. Come? Con la generalizzazione del docente di appoggio nella scuola dell'infanzia. Nella scuola media il numero massimo di allievi per classe scende invece da 24 a 22 unità, come ha spiegato Emanuele Berger, coordinatore del DECS e direttore della Divisione scuola.
Scuola sempre più digitale - Prosegue anche il processo di digitalizzazione delle sedi scolastiche ticinesi. Nel corso del periodo estivo nove sedi sono state digitalizzate. Questo significa che dal primo giorno di scuola, allievi e docenti avranno a disposizione la rete wi-fi in ogni aula, schermi tattili interattivi, nuove risorse multimediali e tablet/pc su carrelli mobili. Durante la prossima estate saranno aggiornate altre diciassette sedi.
La scuola inclusiva - La scuola sarà inoltre sempre più inclusiva. Si riconferma quindi l'incremento generalizzato sul territorio delle sezioni e classi inclusive, in cui l'insegnamento è proposto in condivisione da un docente regolare e da un docente di pedagogia speciale.
Corso passerella senza limiti - Una novità riguarda anche il cosiddetto corso passerella, che non sarà più a numero chiuso. Gli iscritti superano le 130 unità e per far fronte alla richiesta sono state create sei classi, quattro in più rispetto all'ultima edizione del corso.
L'obbligo formativo - Sul frontre della formazione professionale - lo ha spiegato Paolo Colombo, direttore della Divisione della formazione professionale - la principale novità riguarda l'introduzione, dal prossimo 1. settembre, dell'obbligo formativo sino ai 18 anni, ossia l'obbligatorietà a conseguire una formazione adeguata alle proprie capacità e ambizioni entro la maggiore età, a prescindere dalla frequenza regolare e continua della stessa. Si vuole così combattere l'abbandono degli studi senza aver ancora intrapreso una vera e propria attività professionale. Un fenomeno che in Ticino riguarda ogni anno circa 350 giovani.
La conferenza stampa è terminata. Grazie di averla seguita su tio/20minuti.
«Novità che migliorano la scuola»
Il consigliere di Stato Bertoli conclude: «Comincia un nuovo anno scolastico, come ogni anno. Ma quest'anno scolastico è arricchito da parecchie novità che vanno nel senso di migliorare la scuola per gli allievi». Tutto questo avviene nell'ambito di una pandemia non terminata. «L'obiettivo è di mantenere la scuola in presenza, siamo praticamente sicuri di poterlo fare pur sapendo che gli ostacoli della pandemia non sono terminati».
Obbligo formativo fino a diciotto anni
Dal 1. settembre 2021 entrerà in vigore l’obbligo formativo sino a 18 anni, vale a dire l’obbligatorietà a conseguire una formazione adeguata alle proprie capacità e ambizioni entro la maggiore età, a prescindere dalla frequenza regolare e continua della stessa. Una decisione legislativa tesa a combattere l’abbandono degli studi senza aver ancora intrapreso una vera e propria attività professionale. Un fenomeno che va arginato da subito anche in Canton Ticino, dove ogni anno circa 350 giovani escono prematuramente dal sistema educativo interrompendo così qualsiasi formazione. L'obiettivo è di «non lasciare indietro nessuno».
«L'obbligo formativo - sottolinea Colombo - non è un obbligo scolastico». Si tratta della necessità «di avere un progetto formativo che può avere più sbocchi e declinarsi in più modalità». In Ticino si conta attualmente un 10% di giovani che escono prematuramente dai radar del sistema informativo. «Dobbiamo capire chi sono questi giovani».
Con l’entrata in vigore dell’obbligo formativo fino ai 18 anni, chi non sarà stato inserito in apprendistato o in altre misure formative potrà contare su un mirato accompagnamento tramite il nuovo servizio GO95. «Il servizio ha il compito di intercettare i giovani che sfuggono al radar formativo».
Contratti formativi sottoscritti
Allo stato attuale (23 agosto 2021) sono già stati registrati 1’992 nuovi contratti di apprendistato, 149 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+8%), rispettivamente 11 in più rispetto al 2019 (+1%). Rispetto ai 2'500 nuovi contratti che normalmente si registrano a fine ottobre, vi sono ancora circa 500 nuovi contratti da sottoscrivere.
In questo momento vi sono oltre 600 ragazzi e ragazze alla ricerca o in trattativa con aziende per sottoscrivere un posto di apprendistato (tra giovani appena usciti dalla scuola media e provenienti da altri percorsi), di cui 223 si sono annunciati al Gruppo operativo per il collocamento a tirocinio (GOCT), un numero inferiore a quello dello scorso anno (243). «L'obiettivo è di poter collocare tutti questi giovani» assicura Colombo.
Formazione professionale per oltre 10'000 giovani
Per la formazione professionale, Colombo afferma che è entrato nella fase finale il collocamento dei giovani per il tirocinio. Sono oltre 10'000 i giovani, «con una sostanziale stabilità rispetto ai dati dell'anno scolastico 2020-2021».
Ora parla Paolo Colombo.
Corsi A e B
Per il settore medio, nel corso del nuovo anno scolastico saranno approfondite le riflessioni sul superamento dell’attuale sistema di differenziazione strutturale (corsi A e B). L’obiettivo è di trovare modalità organizzative che possano risolvere i problemi di equità generati dall’attuale sistema, allentare la pressione esercitata sulle famiglie, sui docenti – ma soprattutto sugli allievi –, e promuovere nel secondo biennio della scuola media un insegnamento vicino alle caratteristiche degli allievi, che sappia indirizzarli verso le formazioni successive.
Corso passerella senza numero chiuso
Come ogni anno il Liceo cantonale di Bellinzona organizzerà il corso passerella che prepara all’esame complementare per la maturità professionale o specializzata, che a sua volta dà accesso agli studi presso le università cantonali e ai politecnici federali. Per la prima volta il corso si terrà senza il vincolo del numero chiuso. Gli iscritti superano le 130 unità e, per far fronte alla grande richiesta, sono state create sei classi, quattro in più rispetto all’ultima edizione del corso.
Pedagogia speciale
Nel settore della pedagogia speciale l’incremento generalizzato sul territorio cantonale delle sezioni e classi inclusive è riconfermato. Si tratta di una modalità che, nel pieno rispetto del progetto inclusivo promosso dalla scuola ticinese, continua a creare interesse nelle scuole comunali e medie. Il lavoro proposto nelle classi inclusive, svolto in condivisione da docente regolare e docente di pedagogia speciale (co-teaching), comporta un crescente bisogno di docenti con formazioni specializzate. Per questo motivo da settembre prenderà avvio un nuovo Master of Arts in Pedagogia specializzata e didattica inclusiva, proposto dal Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI. Il Master ha lo scopo di formare gli iscritti sia per il ruolo di docente di scuola speciale sia per quello di docente specializzato attivo in classi inclusive e regolari.
Piattaforme online
«Il miglioramento dell'infrastruttura informatica è solo una parte del processo di digitalizzazione». Il Centro di risorse didattiche e digitali continuerà inoltre a offrire a tutti gli istituti piattaforme online per le attività di insegnamento e apprendimento (Moodle, MS Office 365 ecc.) mentre in diverse sedi scolastiche saranno nuovamente proposte attività legate all’educazione all’uso consapevole delle tecnologie, ad esempio il Teatro forum “Per un pugno di like”.
Digitalizzazione
Berger parla anche della digitalizzazione della scuola: «Nel corso dell'estate nove sedi sono state completamente digitalizzate. Altre diciassette sedi saranno aggiunte la prossima estate».
L'insegnamento
Berger parla delle novità che entreranno in vigore con il nuovo anno scolastico. Innanzitutto, il miglioramento delle condizioni quadro d'insegnamento e apprendimento nella scuola dell'obbligo. Come? Con la generalizzazione del docente di appoggio nella scuola dell'infanzia. Nella scuola media viene invece introdotta una riduzione del numero massimo di allievi per classe, che da 24 scende a 22. Saranno inoltre introdotti nuovi laboratori di tedesco: lezioni con classi dimezzate, in cui sarà più facile lavorare.
La parola passa a Emanuele Berger.
Mascherina per due settimane
Le misure previste per l'avvio dell'anno scolastico: lavarsi le mani, la distanza quando possibile, evitare gli assembramenti, la pulizia del materiale. Per quanto riguarda la mascherina, l'intenzione è di partire con l'obbligo per due settimane dalle medie. «In qualche modo si ricomincia come abbiamo terminato l'anno scolastico precedente». Ma dopo due settimane, gli allievi delle medie potranno togliere la mascherina. «La disposizione è già in vigore in altri cantoni, crediamo che per ora sia giusto prevedere di man mano togliere questo elemento se sarà possibile». Per i docenti per ogni ordine di grado, la mascherina sarà obbligatoria per due settimane, poi per loro e per gli allievi del post-obbligo che dichiareranno di essere vaccinati o guariti potranno toglierla in aula. Non nelle parti in comune degli istituti.
La vaccinazione
Bertoli rilancia l'invito alla vaccinazione ai docenti, agli allievi, ai genitori e a chiunque abbia a che fare con il settore scolastico. Un tasso di vaccinazione più alto «riduce l'impatto della pandemia».
Parla il consigliere di Stato Manuele Bertoli, anticipando i temi che saranno trattanti durante la conferenza stampa. E tra questi si conta chiaramente anche la questione legata alla pandemia. Bertoli ricorda che durante lo scorso anno scolastico le scuole hanno funzionato per tutto l'anno. «Deve succedere anche quest'anno, con le misure più efficaci». Quest'anno c'è anche la vaccinazione, che è «un elemento centrale». Le misure dovranno comunque sempre essere adattate: «Dovremo essere flessibili e tenere conto della pandemia che cambia».
A partire dalle 10 il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) presenta le novità relative all’anno scolastico 2021-2022 in Ticino.
I relatori:
Manuele Bertoli, consigliere di Stato e direttore del DECS
Emanuele Berger, coordinatore del DECS e direttore della Divisione scuola
Paolo Colombo, direttore della Divisione della formazione professionale