L'anno scorso il servizio non era stato proposto (a causa della pandemia). I volontari dovranno avere il Covid Pass
BELLINZONA - Solo nove sezioni di Nez Rouge (compresa quella ticinese) su ventiquattro - ma l'anno scorso il servizio non era stato organizzato - dovrebbero partecipare quest'anno alle operazioni previste per la fine dell'anno. Lo indica l'associazione precisando che i volontari che riaccompagneranno a casa le persone che non se la sentono di guidare dovranno essere in possesso del certificato Covid.
In una nota l'associazione precisa che in questo 2021 la copertura quasi nazionale non potrà essere assicurata: attualmente solo nove sezioni si stanno preparando per l'Operazione Nez Rouge 2021. L'associazione prevede tuttavia anche in queste regioni una riduzione del numero di volontari iscritti con una conseguente diminuzione del numero di serate servite.
"Importata" dal Quebec (Canada), l'idea Nez Rouge ha per obiettivo la prevenzione e la sensibilizzazione per ridurre il numero d'incidenti stradali. Durante le festività natalizie, i volontari riportano a casa le persone - che quest'anno dovranno indossare una mascherina - troppo stanche, che hanno bevuto in eccesso, o hanno assunto droghe o medicamenti.
L'operazione ha avuto i suoi esordi nel 1990 in Svizzera, nel canton Giura, dove ha tuttora sede - a Porrentruy - l'organizzazione a livello nazionale. La federazione svizzera conta 24 sezioni regionali, di cui una in Ticino e una nei Grigioni.
Dal 1990 al 2019 - l'anno scorso a causa della pandemia il servizio non è stato offerto - a livello nazionale i trasporti sono stati in tutto oltre 238'000, effettuati da più di 170'000 volontari per un totale di quasi mezzo milione di persone accompagnate e oltre nove milioni di chilometri percorsi.