Domicilio fittizio? «Un fenomeno diffuso in particolare nei Cantoni di Ginevra, Ticino, Zugo e Friborgo»
Non si tratta comunque sempre di attività illegali, conferma l'ONG Public Eye, che ha svelato le cifre
LUGANO / ZURIGO - 33'000 società "bucalettere", domiciliate in Svizzera, ma senza alcuna apparente attività nel nostro Paese.
È una cifra che colpisce, pensando che riguarda solo quattro Cantoni elvetici: Ginevra, Zugo, Friburgo e proprio il Ticino. È quanto risulta da un'analisi effettuata dall'Organizzazione non governativa "Public Eye", per cui la maggior parte di esse si trovano a Ginevra (13'638 - quasi un terzo di quelle presenti nel registro di commercio), mentre in Ticino sono 9'816 (circa il 25% del tessuto economico). A Zugo 6'306, a Friburgo 3'064.
Citando il recente scandalo dei "Pandora Papers", Public Eye parla di «un'industria offshore svizzera (e ticinese)» che è «a pieno regime». «Quei gusci vuoti che sono le società bucalettere non sono riservati alle giurisdizioni esotiche: quasi 33'000 società» di questo tipo «sono infatti domiciliate nei cantoni di Ginevra, Zugo, Friburgo e Ticino» rivela l'Ong nella propria minuziosa ricerca.
Per quanto riguarda il nostro Cantone, Public Eye cita in particolare la moda e le materie prime: «Non sorprende che a sud delle Alpi gli indirizzi riguardano entità della "Fashion Valley" e del commercio di materie prime, storicamente legate alla piazza finanziaria ticinese». Ma si tratta di attività illegali?
Public Eye ha chiarito di no, «possono avere anche ragioni legittime», «seppur questo tipo di società sia spesso utilizzata per celare operazioni dubbie o i veri benefici o profitti di un'attività economica».
A tal riguardo Cristina Maderni, la Presidente della Federazione Ticinese Associazioni Fiduciari, ha dichiarato ai microfoni dalla RSI che «la maggior parte hanno una ragione d'essere e sono completamente corrette». «Bisogna comprendere cosa s'intende con società bucalettere, se per qualche ragione sono domiciliate presso fiduciarie e hanno attività regolari non vedo il problema», ha poi spiegato, «se invece intendiamo coloro che fanno finta di essere qui, ma di fatto fanno attività altrove, vuol dire che non rispettano la legge e vanno scovate, ma non sono così tante come viene segnalato qui» ha concluso.