Negli scorsi giorni il direttore Manuele Bertoli ha incontrati i funzionari dirigenti del suo Dipartimento.
LUGANO - Un pomeriggio di cultura e d’incontri, quello tenutosi nei giorni scorsi fra Manuele Bertoli, Presidente del Consiglio di Stato e direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), e i funzionari dirigenti del Dipartimento, per il tradizionale evento annuale che quest’anno si è tenuto al LAC di Lugano.
Annullato lo scorso anno per la pandemia, il Direttore del DECS ha colto l’occasione anche per ringraziare tutti i funzionari dirigenti per l’impegno profuso durante uno dei periodi più difficili della recente storia del Canton Ticino. «La pandemia da Covid-19, non ancora superata, ha messo a dura prova l’intera società e dunque anche la scuola come il mondo culturale e sportivo. Un’esperienza che ha segnato tutti e che certo non verrà persa», è stato sottolineato.
La scelta del LAC non è stata casuale. I funzionari e le funzionarie dirigenti del DECS, accolti dai saluti di benvenuto del direttore del LAC Michel Gagnon e del direttore del MASI Tobia Bezzola, hanno avuto l’occasione di visitare l’intera struttura e di ammirare due mostre oggi allestite al Museo d’arte della Svizzera italiana: la mostra ‘Arte in Ticino 1850-1950, Le collezioni del Masi’, ovvero come gli artisti svizzeri e stranieri qui residenti hanno vissuto e interpretato cent’anni di storia artistica europea, e la mostra monografica ‘Rovine’ dell’artista svizzero di fama internazionale Nicolas Party. Due esposizioni tanto diverse fra loro quanto significative e rappresentative del fermento culturale elvetico nel trascorrere del tempo.