In vista delle vacanze autunnali, le prenotazioni sono in aumento. Ma non sono ancora al livello pre-crisi
Quando si scelgono mete extra-europee, va tenuto conto dei requisiti d'ingresso anche per il rientro
LUGANO - Nel 2020 le vacanze autunnali dei ticinesi hanno dovuto fare i conti con una nuova ondata di coronavirus. Ma quest'anno sul fronte dei viaggi la situazione è nettamente migliorata, anche grazie all'introduzione del certificato Covid. Ecco dunque che in molti si preparano a partire. Soprattutto per destinazioni calde. Le più gettonate sono infatti le Isole Canarie, gli Emirati Arabi Uniti e le Maldive, come ci dice Sandro Fabretto, manager della Gateway Tours di Lugano.
«Per quanto riguarda Dubai - osserva Davide Nettuno, portavoce di Hotelplan - l'apertura a inizio ottobre di Expo 2020 ha sicuramente spinto qualche indeciso a optare per la destinazione». I viaggi nei paesi extra europei sono comunque ancora pochi. Tutto dipende dalle restrizioni d'ingresso attualmente in vigore. «Generalmente, fuori dall'Europa, anche se vaccinati bisogna prevedere un tampone (PCR e/o antigenico)» aggiunge Fabretto.
Il tampone al rientro - Quando si parte, non si tratta comunque soltanto di verificare i requisiti d'ingresso nel paese di destinazione: va tenuto conto anche del rientro. Al ritorno da un paese extra europeo, atterrando a Malpensa valgono infatti le disposizioni italiane: per i vaccinati è necessario un tampone anche al rientro. Per chi passa invece dallo scalo di Zurigo, attualmente la vaccinazione è in genere sufficiente (oltre alla compilazione del modulo d'ingresso). «Tuttavia - osserva Fabretto - sono poche le persone che prediligono Zurigo per evitare il tampone».
I corridoi turistici - L'Italia ha previsto dei cosiddetti corridoi turistici “Covid Free” per determinate destinazioni (si tratta di Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, e Sharm Sharm El Sheikh e Marsa Alam in Egitto). Eppure conviene partire da Zurigo, come sottolinea Nettuno. Il corridoio turistico “Covid Free” prevede infatti un tampone alla partenza e due al rientro (uno prima del decollo, uno all'arrivo a Malpensa).
Prenotazioni in aumento - Fatto sta che quest'anno le prenotazioni ci sono e «stanno andando discretamente bene, pur restano al di sotto del periodo pre-pandemico» afferma ancora il manager della Gateway Tours. E le richieste arrivano a breve termine, come spiega Nettuno: «Si riscontra ancora la tendenza della prenotazione last-minute, per via delle direttive che cambiano: regna ancora l'incertezza». Anche da Hotelplan va comunque «decisamente meglio dell'anno scorso».
In attesa degli Stati Uniti - Nel frattempo sono molti i viaggiatori che attendono la riapertura di una delle destinazioni più gettonate: gli Stati Uniti. La riapertura delle frontiere ai viaggiatori (rigorosamente vaccinati e in possesso di un test negativo) è prevista per novembre, ma non è ancora stata annunciata una data precisa. Anche in ticinesi che intendono partire, restano quindi in attesa. «Credo che la nostra clientela preferisca attendere ancora un po’ e vedere effettivamente quali saranno i criteri di entrata ufficiali» afferma Fabretto.
«Bisogna sempre muoversi con cautela per quelle destinazioni che non sono ancora ufficialmente aperte: se si prenota un viaggio e poi la riapertura non avviene, tutelare il cliente diventa difficile» conclude Nettuno.