Ordinanza Covid-19: il DECS ha deciso di prolungare fino al 30 novembre il termine d'inoltro per questi progetti.
Secondo questa ordinanza le imprese culturali possono richiedere contributi a fondo perso per i costi previsti per progetti di ristrutturazione.
BELLINZONA - Sono state (finora) 77 le richieste di ristrutturazione depositate da imprese culturali attive in Ticino. Il dato è stato comunicato poco fa dal Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) che ha nel contempo precisato che il termine d'inoltro per questi progetti è stato prolungato fino al 30 novembre. Il DECS, quindi, si è allineato alla prassi applicata da altri cantoni «considerati l'interesse riscontrato sul territorio» e la volontà del Consiglio di Stato di preavvisare favorevolmente la proroga della base legale che garantisce le misure di sostegno per il settore culturale».
Cosa dice l'Ordinanza? - Secondo l’Ordinanza le imprese culturali possono richiedere contributi a fondo perso per i costi previsti per progetti di ristrutturazione. «Questi contributi - precisa il Dipartimento - possono essere utilizzati per sostenere progetti che mirano ad adattare le imprese culturali alle nuove circostanze dettate dall'epidemia di Covid-19 attraverso un riorientamento strutturale dell’impresa oppure grazie all'acquisizione di nuovo pubblico». Le sovvenzioni coprono al massimo l’80% dei costi del singolo progetto.
77 richieste - Come già detto, il DECS ha finora ricevuto 77 richieste di ristrutturazione. «Di queste - viene precisato - due sono state ritirate, cinque non hanno potuto essere accolte perché non soddisfacevano i criteri dell’Ordinanza, 24 sono state approvate, mentre per le rimanenti è in corso la procedura di valutazione».