L'edificio costruito fra il 1874 e il 1876 diverrà una moderna struttura alberghiera.
Il patrimonio storico, artistico e architettonico dell'edificio (che è un bene culturale protetto) verrà conservato e valorizzato, assicura il Gruppo Artisa.
LOCARNO - Il Grand Hotel Locarno - bene culturale protetto di interesse cantonale - verrà trasformato in una moderna struttura alberghiera. Il Gruppo Artisa si è infatti assicurato l’acquisizione dell'edificio progettato da Francesco Galli e costruito fra il 1874 e il 1876. Un vero e proprio gioiello architettonico e storico che per anni ha avuto un ruolo da protagonista nella storia del territorio cantonale e non solo. L’albergo, edificato su una proprietà di quasi 10 mila metri quadri, gode inoltre di una posizione strategica tra la stazione ferroviaria e Piazza Grande.
Il Grand Hotel Locarno, insomma, è stato il primo vero Palace del Ticino e ha permesso al Festival internazionale del cinema di muovere i primi passi nel 1946, trasformando il suo parco nel primo salotto di proiezione all’aperto. Testimone di quasi 150 anni di storia ticinese, svizzera e internazionale, la struttura alberghiera di Muralto fu pure sede, nel 1925, della conferenza di pace nota come il “Patto di Locarno”, che contribuì a un breve periodo di distensione e di collaborazione tra le nazioni europee dopo la Prima Guerra Mondiale.
Il progetto del Gruppo Artisa prevede ora il recupero del Grand Hotel. Grazie ai suoi contenuti rinnovati, a un’offerta eno-gastronomica che promuoverà il territorio locale, a un centro spa rigenerativo e sale a uso congressuale, «diverrà una ricettiva all’avanguardia che ricoprirà un ruolo di rilievo sul territorio cantonale, generando un centinaio di nuovi posti di lavoro», assicura il Gruppo. Il tutto nel rispetto del patrimonio storico, artistico e architettonico «che sarà conservato e valorizzato».
I lavori di ristrutturazione avranno una durata approssimativa di circa 24 mesi dall’ottenimento della relativa licenza edilizia.