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CANTONE / BERNACon il Covid l'aspettativa di vita cala di oltre due anni

25.10.21 - 08:58
Il Ticino è tra i cantoni che hanno registrato la diminuzione maggiore dell'aspettativa di vita.
tipress
Con il Covid l'aspettativa di vita cala di oltre due anni
Il Ticino è tra i cantoni che hanno registrato la diminuzione maggiore dell'aspettativa di vita.
Un dato simile non si registrava da oltre 50 anni.

LUGANO - C'era da aspettarselo, il Covid ha abbassato (e non di poco) le aspettative di vita per gli svizzeri. Stando alle tavole di mortalità calcolate dall’Ufficio federale di statistica (UST), una diminuzione simile - quella registrata nel 2020 - non si registrava dal 1944 per gli uomini e dal 1962 per le donne.

Le speranze di vita più elevate per le donne sono state osservate nei Cantoni di Appenzello Interno (87,3 anni), Zugo (86,2) e Uri (86,2), mentre per gli uomini nei Cantoni di Nidvaldo (83,7), Zugo (82,9) e Basilea Campagna (82,3).

I cali più rilevanti - I maggiori cali della speranza di vita alla nascita, tra il 2019 e il 2020, sono stati osservati nei Cantoni di Obvaldo (–2,5 anni), Ticino (–2,3 precisamente da 82,7 a 80,4) e Ginevra (–2,3) per gli uomini, e in quelli di Giura (–1,8), Ginevra (–1,5) e Svitto (–1,4) per le donne.

Diminuzione straordinaria della speranza di vita a 65 anni - Tra il 2019 e il 2020, a causa dei decessi dovuti alla pandemia di COVID-19, la speranza di vita a 65 anni degli uomini è diminuita di 0,7 anni, quella delle donne di 0,5. Nello stesso lasso di tempo, la speranza di vita a 65 anni degli uomini è diminuita da 20,0 a 19,3 anni, quella delle donne da 22,7 a 22,2 anni.

A livello cantonale, i cali maggiori della speranza di vita a 65 anni sono stati osservati per gli uomini nei Cantoni di Svitto (–2,1 anni), Ginevra (–1,8) e Ticino (–1,8) e per le donne nei Cantoni di Giura (–1,8), Obvaldo (–1,7), Vaud (–1,4) e Ticino (–1,4).

UST



Un numero di decessi mai osservato prima in Svizzera - Il 2020 è stato eccezionale sotto vari punti di vista: anzitutto per il record di decessi (76'195 contro 67'780 nel 2019). Da quando gli uffici dello stato civile hanno iniziato la registrazione sistematica dei decessi nel 1876, in Svizzera non era mai stato rilevato un valore così alto.

Il tasso lordo di decessi registrato nel 2020 non è particolarmente elevato (8,8 per mille, rispetto al 7,9 nel 2019). Tuttavia, è l’aumento annuo di questo tasso registrato tra il 2019 e il 2020 che raggiunge un valore eccezionale (dell’11,3% contro lo 0,3% tra il 2018 e il 2019).

Aumenti della mortalità diversi tra i Cantoni - Tra il 2019 e il 2020, il numero di decessi è aumentato maggiormente nei Cantoni della Svizzera occidentale e meridionale. La variazione si situa tra il +25 e il +27% a Ginevra, nel Giura e in Ticino.

L’aumento del numero di decessi ha superato il 20% anche nei Cantoni di Obvaldo, Svitto, Vaud e Friburgo. Nel Cantone di Nidvaldo, invece, il numero di decessi è leggermente calato (–0,3%) e nei Cantoni dei Grigioni e di Glarona, Basilea Città e Sciaffusa l’aumento è rimasto al di sotto del 5%.

Differenze e similitudini tra le pandemie del 1918 e del 2020 - Confrontando la mortalità osservata in Svizzera durante l'epidemia di Spagnole e quella corrente, sono venute alla luce differenze importanti. I decessi attribuiti all’influenza spagnola nel 1918 sono significativamente di più di quelli attribuiti alla COVID-19 nel 2020. La Spagnola ha causato quasi 22'000 morti nel 1918, equivalenti a 5,6 decessi ogni 1000 persone. Nel 2020 i decessi legati alla COVID-19 (secondo l’UFSP) si sono invece attestati a 7'600, ovvero lo 0,9 per mille.

L'influenza del 1918 uccise soprattutto uomini e donne tra i 20 e i 40 anni, mentre la COVID-19 è stata più letale per le persone di età superiore agli 80 anni. Tra il 1917 e il 1918, la speranza di vita alla nascita è scesa di 10,1 anni per gli uomini e di 8,4 anni per le donne e quindi in modo ben più rilevante che tra il 2019 e il 2020.

Le pandemie del 1918 e del 2020 presentano però anche qualche sorprendente similitudine. Sia in termini assoluti che relativi, le due pandemie sono state più letali per gli uomini che per le donne. Nel 1918 e nel 2020, la seconda ondata di contagi si è verificata negli stessi mesi dell’anno, con il picco di decessi che in entrambi i casi si è verificato intorno a novembre.

In entrambi i casi, i Cantoni della Svizzera occidentale avevano nel complesso tassi di mortalità più alti rispetto a quelli dei Cantoni della Svizzera orientale. Il numero annuo di decessi, indipendentemente dalle cause, ha raggiunto un valore record sia nel 1918 che nel 2020.

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COMMENTI
 

SteveC 3 anni fa su tio
Chissà se ci aumenteranno il tasso di conversione del secondo pilastro?

ceresade36@gmail.com 3 anni fa su tio
Covid 19 ci a tolto la tranquillità ci ha tolto delle brace alle familje soicari La peggior desgrazia della umanità maledeto il covid e chi ha fatto il covid Togliete quell sorrisino no fa ridere 😷😔

seo56 3 anni fa su tio
Certo che la mamma degli ignoranti é sempre in cinta… come si può sbeffeggiare una notizia del genere con la “faccina 😂” (ben 49 idi@@@) o con certi post irresponsabili. Abbiate rispetto di chi in famiglia ha avuto del lutti per questo maledetto virus.

Fkevin 3 anni fa su tio
Bisogna campare fino a 120 anni? 🤣🤣🤣Scusate se sul bollettino delle onoranze funebri ho visto la maggior parte nati negli anni 20. Mi sembra tutto normale. Morti loro (una volta erano in 10 in famiglia), le nascite sono meno rispetto ai anni 20 (vedi le famiglie con 1 o 2 o 3 figli),è normale che l'età media si abbassa. Poi guardiamo la" lista" delle patologie. Neanche quando vado a fare la spesa alla Migros ho una lista così grande. Su dai, smettiamola di fare articoli inutili senza senso. La vita non è solo estetica, materialismo e immortalità. Però al giorno d'oggi facciamo fatica ad accettarci, quindi ancora più fatica ad accettare gli altri, poi vogliamo sempre mostrare avendo anche debiti inutili, ed infine tutti noi andiamo a morire. State tranquilli che da lì non si scappa. 🤗🤣🤣🤣 . Il corona ha dato una mano all'angelo della morte in questo periodo, l'anno scorso in marzo/aprile meno vecchietti morti, mentre da quando è arrivata la paura mediatica e mascherine, e anziani rinchiusi nelle CPA, guarda caso più decessi. Mah....misteri della scienza

Alessandro 69 3 anni fa su tio
C’è ne faremo una ragione che prima o poi moriremo tutti

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a Alessandro 69
No comment 😡

negang 3 anni fa su tio
Una selezione della specie come tante. Sempre che questa non sia opera dell'uomo, e sperando si sia trattato di un errore umano nel laboratorio di Wuan . Chi sopravvive e' immune al Covid fino a che non ne arriverà un altro più potente.

Dex 3 anni fa su tio
La vita è bella.

Oaeya 3 anni fa su tio
D’altronde forse la speranza di vita precedente era in parte conquistata solo grazie alle montagne di farmaci assunte dagli anziani. Ora grazie a qualche nuovo farmaco più o meno imposto potremo tornare alla nostra illusoria scalata verso l’immortalità inconsciamente sperata.

andrea28 3 anni fa su tio
Prima scrivete che "Da quando gli uffici dello stato civile hanno iniziato la registrazione sistematica dei decessi nel 1876, in Svizzera non era mai stato rilevato un valore così alto". Poi però scrivete " I decessi attribuiti all’influenza spagnola nel 1918 sono significativamente di più di quelli attribuiti alla COVID-19 nel 2020. La Spagnola ha causato quasi 22'000 morti nel 1918, equivalenti a 5,6 decessi ogni 1000 persone. Nel 2020 i decessi legati alla COVID-19 (secondo l’UFSP) si sono invece attestati a 7'600, ovvero lo 0,9 per mille". Decidetevi...

Oaeya 3 anni fa su tio
Risposta a andrea28
Sono due dati differenti: da una parte il numero di decessi totali (ma anche la popolazione totale era ben diversa nel 1918); dall’altra il numero di decessi causati dalle pandemie in rapporto alla popolazione. Anche in questo caso il nostro media ticinese preferito fonte di informazioni ripetute da altre fonti, non si è prodigato particolarmente per un’analisi critica, giornalistica e ponderata, delle informazioni che tratta. E noi lettori ci confondiamo

Chris El Suizo 3 anni fa su tio
Un mare di assurdità, pura congettura, ci son persone con quasi 100 anni di età e oltre che hanno superato il covid senza troppi problemi, semplicemente perché il loro sistema immunitario ancora funziona come si deve, chi muore di covid è vittima della selezione naturale, gli individui deboli e con la salute compromessa in natura non sono utili e vengono eliminati, sarà cinico però il pianeta e la natura funzionano così, siamo in troppi, ad agosto di quest’anno avevamo già finito di consumare le risorse che il pianeta può produrre in tutto un anno in modo sostenibile, lo stiamo facendo a pezzi, forse dovremmo riconsiderare la morte come qualcosa di utile e che fa parte della vita, ci si accanisce con la medicina per mantenere in vita persone nelle case anziani che di fatto sono dei vegetali a livello cognitivo, è una vergogna, i due anni di vita in meno che attribuiscono in forma generale alla popolazione per causa del covid son quelli che ci hanno rubato fra lockdown e restrizioni, basta vogliamo libertà, Berset dimissioni immediate!

Giuggiola83 3 anni fa su tio
Risposta a Chris El Suizo
il tuo commento è molto forte, ma lo condivido in pieno!

emib53 3 anni fa su tio
Risposta a Chris El Suizo
Facile parlare in modo così cinico se si è ancora giovani. Trovo comunque che se selezione naturale deve essere, dovrebbe valere anche per i cret*n* di ogni età, come cantava Dalla.

lollo68 3 anni fa su tio
Risposta a Chris El Suizo
Se ci si informa troviamo che i protocolli per curare gli ammalati erano sbagliati: è ciò che è emerso in Italia da più fonti! Purtroppo anche il vaccino può peggiorare l'aspettativa di vita anche se finora non ne viene fatta pubblicità (Camilla Canepa, 18 anni e effetti collaterali)! Vogliamo vivere liberi e senza discriminazioni: NO il 28.11.21 e dimissioni di Berset!

Chris El Suizo 3 anni fa su tio
Risposta a emib53
Beh giovanissimo non sono nemmeno io, e di miei coetanei quarantenni ce ne sono parecchi che tanto in salute non sono, spesso a causa di cattive abitudini che alla fine si pagano, la salute passa anche attraverso sacrifici, rinunce e buone abitudini, ovviamente e a rigor di logica a fare le spese di questa selezione naturale sono maggiormente gli anziani, ma stai pure tranquillo che non guarda in faccia a nessuno, son morti anche giovani, spesso obesi, asmatici, diabetici, ecc... Comunque c’è da dire che una volta le generazioni più vecchie si sacrificavano per quelle più giovani e questo secondo la logica, ma al giorno d’oggi pare che secondo i governi possiamo distruggere il futuro delle generazioni giovani per salvare i vecchietti, forse è il caso che la gente ricominci ad accettare la morte e non pretendere di vivere in eterno.

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a emib53
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