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LUGANOFuga dal centro di Lugano per colpa di quelle case che nessuno vuole

16.11.21 - 06:00
Sono stabili vecchi. Necessiterebbero di una modernizzazione, ma nessun proprietario vuole intervenire. Perché?
Tipress-Tio/20minuti
Fuga dal centro di Lugano per colpa di quelle case che nessuno vuole
Sono stabili vecchi. Necessiterebbero di una modernizzazione, ma nessun proprietario vuole intervenire. Perché?

LUGANO - 1555 appartamenti vuoti a Lugano. Molti di questi sono stabili vecchi. Risalgono agli anni cinquanta o sessanta. Nessuno li vuole, sono sul mercato da diverso tempo e non si riesce ad affittarli. Necessiterebbero di una modernizzazione almeno di cucine e bagni, ma i proprietari non hanno nessuna intenzione di investire. Il risultato? La gente si sposta altrove, magari in periferia alla ricerca di appartamenti moderni e a più buon mercato rispetto a quelli che ci sono in centro. Il problema è serio ed è noto da tempo alle agenzie immobiliari. Nessuna di quelle contattate vuole però parlarne.

I paradossi dei proprietari - Parlano gli inquilini del centro, quelli che abbiamo conosciuto e che da tempo chiedono una ristrutturazione degli immobili in cui abitano. «Vivo da 20 anni in un appartamento del centro, in una zona definita di “prestigio” – ci racconta un inquilino - uno stabile che da fuori sembra bello, ma all’interno gli appartamenti sono vecchi, con cucine e bagni risalenti agli anni settanta, prive di tutte quelle necessità che una normale cucina dovrebbe avere. Ho fatto richiesta di una ristrutturazione dell’appartamento ma il proprietario, l’Associazione Basler Ag, non è intenzionata a fare gli aggiustamenti richiesti. Non resta che andarmene via dal centro e cercare altrove. Vorrà dire che ci sarà un altro appartamento sfitto in più, il mio».

Non si tratta di un caso isolato. Diversi cittadini si trovano in questa situazione e abitano in stabili che appartengono a grossi enti, Associazioni, Fondi sociali, che di investire nella ristrutturazione dei propri immobili e rendere attrattivi gli appartamenti del centro non ne vogliono sapere nulla. Abbiamo chiesto spiegazioni in questo caso direttamente alla Basler AG, ma la Direzione non ha mai voluto rispondere alle nostre domande.

 «È un atteggiamento incomprensibile - ci dice a denti stretti un gestore immobiliare – siamo spesso confrontati con grossi proprietari che non hanno alcuna intenzione di investire nella ristrutturazione degli immobili. Abbiamo inquilini disposti perfino a rinunciare a un abbassamento della pigione mensile dovuta alla riduzione del tasso ipotecario, in cambio di un ammodernamento degli interni, eppure non sono interessati alla proposta. Preferiscono abbassare l’affitto anziché effettuare dei lavori di ristrutturazione e aumentare il valore dell’appartamento».

Fuga dal centro - Sono tanti gli stabili in questa situazione. Da troppo tempo hanno affissi sui propri muri i cartelloni di “Appartamenti in affitto”. Si possono vedere in via San Gottardo, in via Ferruccio Pelli, in via Cantonale, in via Dufour, in via Motta. E non si riesce ad affittarli. Nessuno li vuole. «Il problema lo abbiamo notato già a partire dal 2016 quando ci siamo accorti che i quartieri del centro iniziavano a perdere abitanti - ci dice il sindaco di Lugano, Michele Foletti - gente che si spostava verso Cassarate o Molino Nuovo, optando per appartamenti più nuovi. Purtroppo i proprietari degli immobili ritengono evidentemente poco conveniente ristrutturare».

Eppure gli aiuti a livello federale, cantonale e comunale ci sono.  Il Cantone ha da poco approvato un credito di 20 milioni per contributi destinati ai risanamenti energetici dei palazzi. «La Città di Lugano - spiega ancora il sindaco - sussidia la valutazione sull'efficienza energetica degli stabili proprio nell’ottica di incentivare eventuali ristrutturazioni, ma se i proprietari non sono intenzionati a effettuare migliorie ai propri immobili non possiamo nemmeno costringerli a farlo».

Perché non introdurre un eventuale obbligo, chiediamo al sindaco. «È difficile. Possiamo vedere se nei prossimi mesi con i lavori del Piano Direttore Comunale sia ipotizzabile o meno inserire quale clausola, qualche incentivo a livello pianificatorio».

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