Quella momò è una delle poche aziende in Svizzera autorizzate a produrre mascherine per bambini
Moreno Lazzaroni: «Abbiamo già avuto richieste da una decina di comuni. Dovrò aumentare i turni di lavoro».
LIGORNETTO - Da lunedì la mascherina diverrà obbligatoria anche per gli allievi di quarta e quinta elementare. Ma quali caratteristiche deve avere una protezione facciale per quell'età? Ce lo spiega Moreno Lazzaroni, che con Timask - l'azienda di Ligornetto nata durante la prima ondata pandemica - produce anche mascherine per bambini. «Sono di Tipo IIR certificate EN 14683:2019+AC:2019, esattamente come quelle per adulti, con la stessa efficacia di filtrazione, che è maggiore del 99%. Tra l’altro abbiamo pure ottenuto la certificazione 13485:2016, come fabbricante di dispositivi medici», sottolinea orgoglioso il promotore della ditta del Mendrisiotto che dà lavoro a 14 persone.
Da quando producete mascherine per bambini?
«Le mascherine per bambini le produciamo da settembre. La scelta dei sette colori è stata fatta da quattro giovani adolescenti di Ligornetto tra un campionario di 22».
Che caratteristiche hanno queste mascherine?
«Non hanno una loro specificità. Sono praticamente uguali alle tradizionali mascherine chirurgiche. Hanno gli stessi tessuti e gli stessi filtri. Solamente sono più corte di due centimetri. Possono andare bene, ad esempio, anche ad adulti con il viso piccolo. È stato per noi abbastanza semplice implementare una linea di produzione dedicata unicamente alla fabbricazione di queste mascherine, vista l’esperienza maturata».
Quanta richiesta avete?
«Abbiamo un'ottima richiesta. Abbiamo la fortuna di essere in contatto con tutti i grossisti delle farmacie svizzere. Da settembre ne abbiamo già prodotti circa 150'000 pezzi.
Collaborerete con il Cantone che ha deciso di fornire (e pagare) le mascherine alle scuole?
«Stiamo collaborando direttamente con una decina di Comuni. Oggi abbiamo già avuto molte richieste da vari istituti scolastici. Solo oggi abbiamo ricevuto ordini per circa 130'000 mascherine».
Il lavoro quindi non manca...
«Oggi è come stare in una centrifuga. Ma il lavoro non mancava neppure prima. Produciamo circa un milione di mascherine chirurgiche al mese. In più abbiamo la FFP2 (certificata EN149:2001+A1:2009) e quella dei bambini. E devo dire che la richiesta di mascherine per bambini è talmente alta che per soddisfarla dovrò aumentare i turni di lavoro».