Ha avuto luogo oggi il consueto incontro con le autorità cittadine
MENDRISIO - Era il 3 marzo del 1991 quando la popolazione svizzera accettò di abbassare il diritto di voto e di eleggibilità a diciotto anni con il 72,7% dei voti favorevoli. Fino a quel momento, nella maggior parte dei cantoni bisognava aspettare il ventesimo compleanno per potersi recare alle urne. Il desiderio d'includere i giovani nelle decisioni politiche sin dai diciotto anni era nato sulla scia dei movimenti sessantottini, come ricorda in una sua pubblicazione sul tema l'Ufficio federale di statistica (UST). Tuttavia, si era dovuto attendere appunto il 1991 affinché esso si concretizzasse.
Quest’anno ci celebra dunque il trentesimo del diritto di voto ai diciottenni nonché il cinquantesimo del diritto di voto alle donne sul piano federale. Un doppio anniversario che la Città di Mendrisio ha deciso di sottolineare festeggiando i propri diciottenni con un invito al cinema. Un appuntamento che ha avuto luogo oggi al Cinema Teatro e che ha coinvolto i giovani che hanno compiuto i diciotto anni nel 2020 e nel 2021, visto che lo scorso anno l'incontro era stato annullato a causa della pandemia.
I neodiciottenni sono stati accolti dal sindaco Samuele Cavadini e dalla municipale Françoise Gehring, capodicastero Politiche sociali e politiche di genere. Ai partecipanti è stato regalato il libro “Finalmente cittadine” (Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino) che racconta la storia della conquista dei diritti delle donne in Ticino. È seguita la proiezione del film “L'Ordine divino” che ripercorre le tappe per l'ottenimento del diritto di voto delle donne in Svizzera.