Il Consiglio federale è andato incontro alle discoteche. Ma la struttura di Riazzino mantiene la propria decisione
RIAZZINO - Alla fine il Consiglio federale ha deciso di andare incontro alle esigenze delle discoteche. Queste potranno infatti decidere di rinunciare all'obbligo di mascherina e di permettere le consumazioni in piedi, ma soltanto consentendo l'accesso esclusivamente a clienti vaccinati e guariti (si tratta della cosiddetta regola delle 2G, dove le due G stanno per “geimpft” e “genesen”, quindi “vaccinato” e “guarito”).
Tuttavia alla discoteca Vanilla di Riazzino non cambierà nulla: la struttura resterà comunque chiusa, come già comunicato dopo che all'inizio di questa settimana le autorità federali avevano posto in consultazione misure più restrittive. «La situazione pandemica e le relative normative sono in continua evoluzione - ci fa sapere la direzione, al termine di un briefing - pertanto come Vanilla rimaniamo fermi nella nostra posizione». Ossia: la chiusura.
Fermi dopo due mesi e quattro eventi - Una chiusura che è giunta a soli due mesi dalla tanto attesa riapertura, che ha permesso alla struttura di proporre quattro eventi. E che è stata decisa «con grande dolore, anche perché sappiamo che saremmo stati in grado di offrire ai nostri clienti lo stesso altissimo standard di sicurezza di sempre» si leggeva in una nota diffusa lo scorso 1. dicembre. La decisione è dettata sia dalle restrizioni locali sia dalla situazione internazionale «che non permette agli artisti di viaggiare». Nel frattempo gli eventi in programma nelle prossime settimane sono stati rimandati.
In generale c'è soddisfazione - Nel frattempo, a livello nazionale ha preso la parola la Commissione svizzera bar e club (CSBC) che ha manifestato soddisfazione per l'odierna decisione del Consiglio federale. E ritiene che si tratti di un segnale importante per il settore. Un settore che si è sentito «ascoltato».
Verifica manuale, in attesa dell'aggiornamento - La verifica della regola delle 2G richiederà comunque un certo impegno, perlomeno all'inizio: i controlli dovranno infatti essere effettuati manualmente. Infatti per il controllo del requisito 2G tramite l'app “Covid Cert”, per quest'ultima dovrà dapprima essere rilasciato un aggiornamento. La nuova versione, lo ha comunicato oggi il Consiglio federale, sarà pronta il 13 dicembre.