Le autorità sanitarie ticinesi hanno comunicato un giro di vite a causa della recente impennata dei contagi
BELLINZONA - In Ticino i casi sono aumentati (soltanto nelle ultime ventiquattro ore ne sono stati accertati 592). E le autorità sanitarie cantonali corrono ai ripari, con nuove regole per le quarantene e per le visite in ospedali e case per anziani.
Innanzi tutto, da subito la quarantena scatta per tutti i contatti stretti, in particolare quelli familiari, delle persone risultate positive al coronavirus, indipendentemente dalla variante presente e dallo stato vaccinale (ad eccezione delle persone che hanno già ricevuto la dose di richiamo).
Contact tracing - Considerata l’impennata di casi positivi degli ultimi giorni, il servizio di tracciamento dei contatti, seppur potenziato, accumula ritardi nell’evasione dei casi e deve adattare le sue modalità operative. Il servizio si limiterà quindi a prendere contatto telefonico unicamente con i casi positivi, chiedendo loro di informare i rispettivi contatti.
Ospedali e case per anziani - L’Ufficio del medico cantonale ha pure deciso di intervenire, come detto, con misure di protezione accresciute per le strutture sanitarie e sociosanitarie, rivedendo le relative direttive.
A titolo precauzionale, da lunedì 27 dicembre è quindi decretata la chiusura alle visite in tutti gli ospedali e cliniche del settore somatico-acuto e nelle strutture di riabilitazione del Cantone.
Nelle case per anziani vengono sospese le uscite dei residenti (a domicilio o per altre attività), mentre chi intende recarsi in visita in queste strutture dovrà presentare il certificato di vaccinazione o di guarigione negli ultimi quattro mesi, oppure il certificato di vaccinazione o di guarigione e il risultato negativo di un test (regola del 2G+).
Le direttive restano in vigore fino al 10 gennaio.